Rocco Commisso, mezzo miliardo per comprare il Milan e la Uefa prepara la stangata

Dentro o fuori. Bere o affogare. Scoprire le carte per andare a vedere oppure passare la mano. I giochi sono fatti, il Milan non ha più tempo a disposizione né per traccheggiare. Il futuro è oggi, anzi in 48 ore. Il lasso di tempo che l'imprenditore italo-americano Rocco Commisso ha concesso all'attuale proprietà cinese per decidere: lui, l'uomo da 4.5 miliardi di dollari, vuole tutto il club. I New York Cosmos, gloriosa formazione americana che negli Anni Settanta accolse Pelè, Beckenbauer e Giorgione Chinaglia, gli vanno stretti. Sogna la grandeur, la stessa che ha raggiunto partendo da zero nel settore della tv via cavo negli States, e il blasone rossonero gli dà l'opportunità di sbarcare in quel calcio italiano che ha solo sfiorato quando, poco tempo fa, prima che nella Capitale sbarcasse James Pallotta, gli chiesero se un pensierino sulla Roma lo avesse fatto.
Commisso ha chiamato banco, come si dice in gergo, e fatto all-in ma senza bluffare. Ha carte buone in mano e a Yonghong Li, che è seduto dall'altra parte del tavolo verde, ha mostrato 500 milioni per rilevare in toto il capitale azionario del club mentre al croupier (il Fondo Elliott) la somma necessaria per ripianare una parte del debito (380 milioni, interessi compresi). Sì o no, i vertici rossoneri dovranno dare una risposta entro giovedì al massimo. Così come entro il prossimo 6 luglio dovranno pagare alla banca americana i 32 milioni di euro versati per effettuare aumento di capitale e rifinanziamento. Soldi che Li non ha messo di tasca propria ancora e se non lo farà allora avrà di fatto venduto il ‘diavolo' al Fondo che sarà libero di contrattare con il miglior acquirente, che sia Commisso, Ricketts o Ross.
Il futuro è oggi, anzi in 48 ore. Sì, perché oltre al timing per gli affari ce n'è un altro che dipende invece dalla Uefa e dalla sentenza che era attesa per la settimana scorsa prima che la decisione slittasse al massimo fino a domani, mercoledì 26 giugno. Le sanzioni? Quelle attese sono durissime: 2 di esclusione dalle Coppe più un altro con la condizionale, ammenda di 30 milioni di euro, restrizioni alla rosa e al mercato, bilancio da sanare attraverso prescrizioni inderogabili. Ci sarà tempo per presentare il ricorso al Tas e attendere che si pronunci entro il 10 luglio, il male minore rispetto alla situazione attuale. Bere o affogare.