Roberto Mancini festeggia il compleanno ma è a rischio esonero

Compleanno con poca voglia di sorridere per Roberto Mancini: spegnerà le 48 candeline (l'ex dell'Inter è nato il 27 novembre del 1964) ed esprimerà un desiderio speciale, che il suo City si desti dal torpore e riprenda la marcia. I tabloid inglesi sono scatenati: panchina calda, rischia il posto per i risultati deludenti in Champions dopo la mancata qualificazione agli ottavi. E così, dopo Roberto Di Matteo, a finire nel mirino dei media è un altro italiano. "Non ho paura dell'esonero, qui tutti sanno di calcio e pensare di vincere la Champions League in due anni è semplicemente assurdo", aveva ripetuto a se stesso e ai Citiziens come un mantra. Per il momento è al sicuro: il primato in Premier League, ritrovato proprio alla vigilia della partita contro lo Special One, è una specie di bonus da spendere almeno fino al termine della stagione. Vincere il campionato ne rilancerebbe l'immagine. Sibillino il pensiero. "La stagione è ancora lunga e ci restano traguardi importanti da raggiungere". Per accendere un desiderio basta poco, per spegnerlo anche meno. Un soffio.