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Roberto Mancini, esonero ricco: se lo Zenit lo licenzia intasca 9 milioni

Una clausola inserita nel contratto fa da paracadute economico al tecnico legato al club russo fino al 2020. La sconfitta col Krasnodar ha alimentato polemiche e spinto lo Zenit lontano dalla zona Champions. ‘Mancio’ è il candidato numero uno al ruolo di ct della Nazionale italiana.
A cura di Maurizio De Santis
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Roberto Mancini viene indicato come il candidato numero uno al ruolo di commissario tecnico della Nazionale italiana. L'ex allenatore, oggi alla guida dello Zenit, ha qualche chance in più rispetto a Carlo Ancelotti, Antonio Conte oppure Claudio Ranieri: nei prossimi giorni ci sarà l'incontro coi vertici della Federazione, entro la fine di maggio (il 20, la data indicata dal commissario Alessandro Costacurta) avverrà la nomina del selezionatore al quale spetterà il compito di rifondare la rosa in previsione della Nations League e delle gare di qualificazione all'Europeo del 2020.

Lo Zenit fuori dalla zona Champions. ‘Mancio' resta in pole, molto dipenderà anche dalla volontà da parte della società russa che può accettare le dimissioni (nel caso fossero ufficialmente presentate), respingerle (forte di un contratto valido fino 2020) oppure scegliere la strada più traumatica… quella dell'esonero. Possibile che ciò accada? La sconfitta interna contro il Krasnodar ha spinto la squadra di San Pietroburgo lontano dalla zona Champions, episodio che ha messo il tecnico italiano nel mirino della critica.

Botta e risposta. In conferenza stampa, Mancini ha replicato per le rime a un giornalista che faceva riferimento alla penale da pagare (a beneficio dell'allenatore) in caso di licenziamento e fissata nell'accordo con lo Zenit. "Se decido di lasciare il club, non ci saranno penalità che pretenderò perché non sono interessato ai soldi del club. Sto provando a formare una squadra di giocatori di alto livello, stiamo lavorando per migliorare le cose". Insomma, sembra proprio che addio all'esperienza russa e strada verso il ritorno in Italia siano tracciate.

La clausola milionaria. E' la postilla che il tecnico ha preteso fosse inserita nel proprio contratto al momento dell'accordo con lo Zenit. Una sorta di paracadute economico che si apre nel momento in cui scatta il licenziamento prima della naturale scadenza dell'intesa: in tal caso, lo Zenit deve versare a Mancini 9 milioni di euro, ovvero tutto l'importo previsto dal contratto per le prossime due stagioni considerato l'ingaggio da 4.5 milioni all'anno.

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