Mihajlovic (favorito) e Donadoni in corsa per la panchina del Milan
La risposta definitiva di Ancelotti al Milan è arrivata e non è stata positiva. Gallaini e l’ex tecnico del Real Madrid si sono incontrati cinque volte la settimana scorsa. Al termine dell’ultimo incontro Ancelotti ha detto che al 50% lui torni in rossonero. Adesso che il tecnico ha comunicato la decisione ogni speranza è crollata. Da settimane si lavora sul nome del nuovo allenatore e naturalmente esiste un piano B, che ha nome e cognome ben preciso: Sinisa Mihajlovic che appare in pole position rispetto a Donadoni. Il serbo s'è liberato dalla Sampdoria e sembra essere uscito dall'orbita del Napoli che ha puntato tutto su Emery del Siviglia.
Il tecnico del Parma è stato uno degli allenatori migliori della stagione e per questo hanno pensato a lui anche l’Udinese, la Sampdoria, la Fiorentina e persino il Cagliari. Donadoni per ora si è chiamato fuori da ogni tipo di trattativa, immaginando che il presidente Berlusconi lo volesse sulla panchina del Milan, che cerca il rilancio dopo due annate pessime. Donadoni è stato un calciatore del Milan per una decina d’anni e questo gioca a suo favore, perché il numero uno rossonero ha sempre detto di volere sulla panchina rossonera un allenatore che abbia nel suo passato calcistico una grande esperienza milanista.
Di Pippo Inzaghi, che ufficialmente è ancora l’allenatore del Milan, ha parlato in toni tutt’altro che concilianti il difensore colombiano Zapata, che ad ‘As’ ha dichiarato: “I miei problemi sono stati con il tecnico. Ma è stato così per molti giocatori della rosa e quindi ci sono state ripercussioni per la squadra. Per questo l’annata è stata molto difficile.”
