Roberto Baggio: “Ancora oggi non dormo per il rigore sbagliato nella finale dei Mondiali”
Di Roberto Baggio si ricordano gol e giocate meravigliose, ma anche il rigore nella finale dei Mondiali di USA ’94 a Pasadena. L’Italia era già messa male, era sotto di un gol, il suo tiro finito sopra la traversa condannò in modo definitivo gli azzurri. Quel rigore lo ricordano bene tutti gli appassionati e sopratutto lui il ‘Divin Codino’ che in Serbia ha detto che spesso, ancora oggi, di notte dorme male a causa di quel calcio di rigore sbagliato.
Il rigore contro il Brasile, ancora un incubo per Baggio
Baggio è volato a Belgrado. Il Pallone d’Oro del 1993 è intervenuto in qualità di promoter ufficiale del Campus calcistico per bambini e ragazzi serbi, un progetto italiano che si svolge per il quinto anno consecutivo, nato dalla collaborazione di Banca Intesa con l’Istituto di assicurazione DDOR di Novi Sad. Baggio ha parlato della sua carriera e velocemente è tornato alla finale con il Brasile:
Ancora oggi non dormo bene per quell'errore. Purtroppo è successo e tali situazioni spiacevoli possono servire da lezione. Da bambino avevo sempre sognato di giocare in nazionale una finale mondiale con il Brasile, per vendicare quella persa nel 1970. Ma un conto è sognare e un conto è la realtà. E io avevo sognato una finale differente.
Baggio e le ‘sue’ squadre
L’ex fenomenale numero 10 ha detto di essere legato alla Fiorentina, alla Juventus, al Milan, all’Inter, al Bologna, al Brescia e al Vicenza, le cui maglie ha vestito in oltre vent’anni di carriera:
Sono rimasto legato a tutte le squadre in cui ho giocato. Ho avuto il privilegio di giocare in grandi club, ma in ogni squadra ho imparato molto, lottando sia per lo scudetto che per non retrocedere.
Sinisa e Milinkovic
Poi ha detto di non aver mai pensato di fare l’allenatore, ha elogiato Sinisa Mihajlovic, che ha ottenuto una splendida salvezza con il Bologna, e ha predetto un grande futuro a Milinkovic-Savic, centrocampista della Lazio che anche nella prossima estate sarà un uomo mercato: “Lui è forte, sia fisicamente che tecnicamente, ed è molto giovane. Ha tutte le qualità per diventare un grande calciatore”.