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Robben e la spia del Bayern: “Chiunque sia, è disgustoso”

Il caso della ‘talpa’ che ha spifferato ai media i segreti dello spogliatoio agita i bavaresi. L’olandese attacca: “Chi ha fatto una cosa del genere non può nemmeno guardarsi allo specchio”. Intanto Vidal è nel mirino per atteggiamenti poco professionali e una dimenticanza strana: la busta paga lasciata aperta che mostra il suo ingaggio da 8 milioni netti a stagione.
A cura di Maurizio De Santis
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Caccia alla spia. Chi è il calciatore che ha violato la sacralità dello spogliatoio e spifferato i segreti delle ‘cose di campo' ai media? Chi è la ‘talpa' che ha lasciato filtrare presunti malumori all'interno del gruppo bavarese? "Chi ha fatto una cosa del genere non può nemmeno guardarsi allo specchio", le parole di Arjen Robben a Tz sono il manifesto del disappunto e, soprattutto, del biasimo nei confronti del compagno di squadra (?), di chiunque faccia parte del Bayern Monaco e sia l'autore della soffiata. Inaccettabile per ‘l'olandese volante': sa che fa parte del gioco ma la tiene cosa comunque vergognosa. "Ho indossato le maglie del Chelsea e al Real Madrid e so bene che queste possono capitare ovunque – ha aggiunto l'ala tedesca – ma questo non giustifica l'atteggiamento o lo rende meno grave. Anzi, trovo tutto molto imbarazzante. Atteggiamenti del genere non sono da professionisti, né del calcio né altrove".

Non è la prima volta che a Monaco si trovano a fare i conti con gli ‘spioni' e Robben è stufo. "Da quando sono arrivato al Bayern – ha concluso – credo una situazione simile si sia verificata almeno tre, forse quattro volte. Non c'è una ragione che spieghi tutto questo. So solo che è vergognoso".

Vidal nel mirino dei compagni di squadra

Sospetti e veleni. Sono quelli che hanno investito Arturo Vidal, l'ex ‘todocampista' della Juventus che in Germania è finito spesso al centro di polemiche per la propria condotta tutt'altro che morigerata. Sia chiaro, non è lui la ‘talpa' dello spogliatoio. Ma quel clima avvelenato anche dal timore di soffiate alimenta il malcontento che c'è nei suoi confronti sia per le scappatelle notturne (sarebbe stato spesso pizzicato fino a tarda ora) sia per un particolare che ha suscitato la stizza di alcuni compagni di squadra: lasciare la propria busta paga aperta nello spogliatoio mostrando un ingaggio da 8 milioni di euro netti a stagione è una caduta di stile, un gesto di sfida, nulla che sia stato prese bene da chi divide con lui lo spogliatoio.

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