Rivera a Juliano: “Napol-Milan ’78? Francamente, non ricordo”

In Italia la parola calcioscommesse è nata nel 1980, quando tanti calciatori di Serie A e di Serie B furono arrestati una domenica di marzo al termine delle partite. Questo fenomeno è tornato prepotentemente alla luce negli ultimi anni. Calciatori e allenatori più o meno noti sono stati squalificati o addirittura sono finiti dietro le sbarre. Il capo della polizia Manganelli sostiene che, molto presto, si parlerà ancora di partite combinate.
Napoli-Milan combinata. E di partite combinate, anzi di una partita combinata ne ha parlato Antonio Juliano, mitico capitano del Napoli degli anni ’60 e ’70 che ha raccontato di una partita aggiustata tra Napoli e Milan del campionato 1977/1978. Juliano, nei giorni scorsi, ha partecipato ad un convegno, ‘Il calcio tra regole, lealtà sportiva ed interessi (criminali?)’, che ha avuto tra i suoi relatori il Procuratore Federale Stefano Palazzi e il magistrato Raffaele Cantone che ha presentato il suo libro ‘Football Clan’. Juliano, l’unico calciatore nella storia del Napoli ad aver giocato tre Mondiali consecutivi con l’Italia, ha raccontato di un Napoli-Milan ultima partita del campionato 1977/1978, che fu combinata, perché con un punto entrambe le squadre avrebbero avuto la certezza di qualificarsi in Coppa Uefa. Quel match terminò 1-1. Rivera e Albertosi – ha ammesso Juliano -, sapevano tutto.
Totonno rivela. "Con il pareggio avremmo avuto la certezza di qualificarci entrambe in coppa Uefa – ha spiegato l'ex capitano del Napoli davanti a una platea sbigottita, alla presenza tra gli altri di un imbarazzato procuratore federale Stefano Palazzi -. Incontrai Rivera e Albertosi negli spogliatoi prima della partita e decidemmo per il pareggio".