Rifiutò l’alcoltest, Aubameyang condannato in Italia a 4 mesi
Brutte notizie in arrivo dall'Italia per Pierre-Emerick Aubameyang. Il bomber che l'Arsenal ha pagato a peso d'oro, versando nello scorso inverno 64 milioni di euro nelle casse del Borussia Dortmund, rischia grosso per una vicenda che con il calcio non ha nulla a che fare. Il gabonese rifiutatosi nel 2014 di sottoporsi all'alcoltest, è stato condannato a 4 mesi e come se non bastasse alla sospensione della patente per 6 mesi.
Aubameyang si rifiutò di sottoporsi all'alcoltest in Italia
I fatti si riferiscono al giugno 2014, come raccontato da La Stampa. Aubameyang alla luce del suo passato italiano nelle Giovanili del Milan si trovava in Italia probabilmente da alcuni amici, quando fu fermato da una pattuglia della polizia stradale. Il centravanti africano, appena uscito da una discoteca Castelletto Ticino, nel Novarese, dopo una serata di relax e spensieratezza fu sottoposto ad un controllo mentre era a bordo della sua Maserati. In quell'occasione però si rifiutò di effettuare l'alcoltest.
Il calciatore non aveva la patente con sé
Non avendo la patente con sé, il calciatore venne identificato con il passaporto, anche se gli agenti lo avevano già riconosciuto. All'epoca dei fatti militava nel Borussia Dortmund e aveva iniziato a segnare gol a raffica in Germania e in Europa. A distanza di anni è andato in scena il processo, con il pm che per lui aveva inizialmente richiesto una condanna a 6 mesi, mentre il suo avvocato Giuseppe Laguzzi spingeva per l'assoluzione.
La condanna per Aubameyang
Se gli agenti protagonisti del posto di blocco avevano parlato di evidenti segni di ebbrezza per Aubameyang, i suoi amici avevano ribadito invece la sua sobrietà. Il giudice ha in parte dimostrato di credere nell'accusa condannando il ragazzo a 4 mesi. Adesso bisognerà aspettare gli ulteriori sviluppi della vicenda e della burocrazia, con il centravanti che dunque potrebbe vivere un'estate particolarmente calda.