Ribery incorona Coman: “E’ il mio erede”
Il Bayern in futuro non dovrà investire cifre esagerate per scovare sul calciomercato l’erede di Franck Ribery. La società bavarese infatti ha già in casa il giocatore capace di raccoglierne l’eredità, Kingsley Coman. Il calciatore francese arrivato nella scorsa estate dalla Juventus si è integrato benissimo in terra bavarese, anche grazie al gioco palleggiato di Pep Guardiola. Dopo il gol che ha steso la Juventus nel confronto di Champions, Coman è andato a segno anche con la maglia della Francia contro la Russia. Solo applausi dunque per Coman che ha incassato anche la benedizione di Ribery, che si è rivelato una vera e propria chioccia per lui: “Spero che Coman possa davvero diventare il nuovo Ribery – ha dichiarato a Goal.com – Per lui finora non è stato facile perché al PSG non giocava e anche alla Juventus ha giocato poco. Qui a Monaco invece è libero di testa e gioca a calcio. Sta facendo un buon lavoro ma può fare ancora meglio. Coman ha solo 19 anni e può imparare tanto dai più vecchi. Gente come me, Xabi Alonso, Muller o Lahm è importante in situazioni come quella”.
Ribery sembra aver ritrovato la forma dei tempi migliori dopo il lungo infortunio che ne ha precluso l’utilizzo da parte di Guardiola praticamente per una stagione. Il francese ha un obiettivo in vista del finale di stagione, vincere la Champions per rendere più dolce il congedo di Guardiola destinato al City. Per farlo bisognerà tenere sempre a mente quanto accaduto contro la Juve: “Con la Juve? In 45 minuti tutto può succedere, bisognava solo attaccare, attaccare e attaccare. C’è una cosa che non dobbiamo dimenticare: abbiamo segnato quattro gol alla Juventus. Il mister vuole vincere la Champions come noi. Gli manca solo quella per andare sereno al Manchester City”.
Una cosa è certa però, Ribery ha una grandissima voglia di riprendersi il tempo perduto, e di vincere ancora tanti trofei: “Certo che è stato difficile per me aspettare il momento di tornare in campo. Nell’ultimo anno ero spesso triste, mi mancava giocare a calcio. Ora però fisicamente mi sento al 100%. Non ho idea di quanto tempo potrò giocare ancora ma finché il fisico mi dirà sì io giocherò, giocherò e giocherò. Ho ancora fame”.