Retroscena di mercato, quando il Barça soffiò Afellay alla Juve

Ibrahim Afellay, ala sinistra olandese di origine marocchina, 28 anni, rinata dopo un paio d'infortuni che ne hanno bloccato la carriera. Rottura del legamento crociato a Barcellona e poi ancora sotto i ferri ai tempi dello Schalke04 per una lesione muscolare alla coscia. "Sono distrutto, mi sento mentalmente a pezzi", confidò allora l'ex esterno del Psv quasi sopraffatto dalla voglia di appendere le scarpette al chiodo. "Sì, ci ho pensato. A un certo punto credevo fosse già giunto il momento si smettere". In Spagna era giunto convinto di coniugare sogno e carriera: andò a segno anche in una semifinale di Coppa del Re e addirittura si rivelò prezioso assist-man per Lionel Messi in una sfida europea contro il Real Madrid. Ma quelle ambizioni si trasformarono presto in un incubo. Adesso che è all'Olympiakos – avversario della Juventus nella fase a gironi di Champions – sembra rinato: il primo passo è stato il prestito, poi la firma in calce all'accordo annuale con i greci. Cinque gare quest'anno prima d'incontrare i bianconeri, 2 gol (uno in campionato e l'altro in Champions), 362 minuti giocati, condizione fisica in crescendo e classe riemersa dalle ceneri: abbastanza per Hiddink, ct dell'Olanda, si ricordasse di lui e lo riportasse in nazionale. Dieci giorni fa, nella gara di qualificazione a Euro 2016 contro il Kazakistan è tornato anche al gol con la maglia arancione dopo due anni.
Afellay alla Juventus, il retroscena. I bianconeri avrebbero voluto in squadra nel 2010 ma il Barcellona chiamò banco ed ebbe la meglio sia sulla Juventus sia sull'Inter che pure s'era messa sulle tracce del calciatore. Gli è mancata la consacrazione dopo essere esploso tra le fila del Psv avendo vinto 4 campionati e una Coppa nazionale. I catalani lo blindarono con un contratto di cinque anni e una clausola rescissoria mostruosa (100 milioni di euro) ma la sorte aveva in serbo per lui altro. E chissà che a fine stagione la Juve non possa tentare il colpo a parametro zero per un calciatore che sembra finalmente aver ritrovato fiducia nei propri mezzi, continuità di gioco e rendimento, voglia di stupire e riprendersi – con gli interessi – tempo e soddisfazioni perse finora.