Report Serie A: boom delle plusvalenze, aumentate oltre il 70%
Come sta il calcio italiano? Ce lo spiega uno studio comparato tra agenzie specializzate nell'analisi dei conti cui la Federcalcio si è rivolta. E la risposta è stata abbastanza positiva, con un movimento che fatica ma che sta cercando la via migliore per tornare a crescere. Il tutto, verificando l'andamento della stagione 2016/2017 con una crescita della produzione insieme alla voce indebitamento.

Indebitamento da monitorare. Ed è questo ultimo aspetto che preoccupa non poco: per la prima volta, il calcio professionistico italiano ha sfondato il muro dei 4 miliardi di euro. Un lato oscuro su cui si dovrà vigilare ma soprattutto intervenire per evitare che ne diventi il tallone d'Achille cui non poter più porre rimedio. Di positivo c'è che il valore della produzione cresce del 17,2%, quasi il doppio rispetto alla crescita della stagione precedente anche se il risultato netto resta negativo, con -156 milioni. Molti meno rispetto alla stagione precedente quando erano 372.
Il boom delle plusvalenze. Il cambio di tendenza è stato garantito da un boom delle plusvalenze generate dalla compravendita dei calciatori, salite a un totale di 749 milioni. Una vera e propria esplosione, che ha permesso un aumento di oltre il 71%, anche se il ‘merito' è da individuare nel lavoro svolto dai grandi club di serie A. La coperta è però corta: l'esplosione delle plusvalenze ha provocato un calo di altre voci di ricavo come i proventi da diritti media scendono (dal 40,3% al 37,6%), da sponsor e attività commerciali (dal 16,3% al 15,7%), da stadio (dal 9,5% all'8,3%).
Ricavi più alti nel complesso. Nell'ultimo anno resta positivo anche il trend dei ricavi da sponsor e attività commerciali con un +12,8%, anche se ancora non siamo a livelli dei primatisti europei. I ricavi di vendita nel loro complesso crescono da 2.420 a 2.601 milioni, per un incremento del 7,5%, inferiore rispetto a quello del 7,8% dell'esercizio precedente.