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Report Calcio 2014, 4 miliardi di debiti per la Serie A

In calo anche gli spettatori: un milione in meno. E sul mercato i club vanno a caccia dell’affare a costo zero.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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soldi e scommesse

Brutte notizie per il calcio italiano: non bastasse un ranking UEFA sempre più preoccupante ed una classifica FIFA che vede l'Italiana scivolare al nono posto, la FIGC ha reso noto il Report Calcio 2014, che fa i conti in tasca alla nostra Serie A. E la realtà è molto preoccupante: calano gli spettatori e gli introiti, mentre aumentano i debiti: questa, in estrema sintesi, la situazione del calcio tricolore, che non sembra destinato a migliorare nell'immediato futuro. Il disavanzo, in particolare, è aumentato ulteriormente raggiungendo quasi 4 miliardi di euro, e rappresenta in totale l'84% della passività, contro il 32% dei debiti finanziari.

E mentre aumentano i debiti, calano gli spettatori: un milione in meno rispetto alla stagione precedente, i tifosi sugli spalti sono passati a poco più di 12 milioni, e tutto lascia credere che caleranno ancora nei prossimi anni, e non è difficile immaginare il perché: stadi fatiscenti, sicurezza nulla, ultras che spadroneggiano, senza dimenticare costi eccessivi di biglietti ed abbonamenti ed i turni di campionato spalmati a tutte le ore dal venerdì al lunedì sera. Perdiamo terreno anche sul campo internazionale: in Bundesliga, la media spettatori per partita è di 42.624 tifosi, una quota che noi possiamo solo sognare. Segue la Premier League con 35.921 tifosi e la Liga con 28.237. Quarta l'Italia, seppur di poco, sulla Francia: 22.591 tifosi per la Serie A contro i 19.211 delle Ligue 1. Che porta, ovviamente, anche ad un calo dei ricavi da stadio e commerciali, che passano dal 4,1% al 3,9%.

Calo anche dal punto di vista fiscale: i contributi passano a poco più di un miliardo, in galo del 3,4% rispetto alla stagione precedente: di questo miliardo, quasi 900 milioni arrivano dalla contribuzione fiscale e previdenziale delle società professionistiche, mentre altri 150 milioni provengono dal settore scommesse. Da registrare, inoltre, che nonostante tutto le perdite nette della Serie A scendono a 202 milioni di euro, contro i 280 milioni dell'anno precedente.

Affari a costo zero. Nel periodo 2011-2013 in Serie A si sono registrati solo 2533 movimenti. In media, ogni club ha chiuso circa 60 trattative a stagione, considerando acquisti e cessioni. Di queste operazioni solo 856 sono state a titolo oneroso (il 34%), mentre 1308 sono  stati prestiti (il 51% del totale) e 369 tesseramenti a parametro zero (il 15%). Un giro d'affari nel quale prevale la caccia all'occasione, a prezzo di costo. Un esempio? Pirlo e Llorente che alla Juve sono arrivati senza gravare sul bilancio.

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