Reina: “Juve più brava del Napoli, non solo in campo”
Prima il Mondiale con la Spagna e poi il Milan. Pepe Reina saluta Napoli e lo fa alla sua maniera con la sua proverbiale schiettezza. Tanti i temi affrontati dall'esperto portiere spagnolo, dall'addio al Napoli, alla nuova avventura in rossonero passando per la stagione appena archiviata con l'intrigante duello tra gli azzurri e i bianconeri. Nell'intervista concessa in esclusiva al Corriere dello Sport, Reina ha parlato a ruota libera partendo proprio dall'amarezza per la mancata vittoria dello scudetto.

Reina torna sul duello scudetto tra Juventus e Napoli
Reina è tornato sulle dichiarazioni dell'ormai ex mister Sarri che ha parlato di "scudetto perso a Firenze in albergo". Questo il punto di vista dello spagnolo che riconosce i meriti degli avversari in campo e non solo: "Titolo perso a Firenze? Sarebbe più giusto dire che la Juventus lo ha vinto la sera prima a Milano. Sono stati più bravi di noi, non solo in campo. Rappresentano una società potente. Forse in Italia soltanto il Milan e l’Inter hanno questa forza. Il destino, in quel week-end, ha deciso per noi. A volte mi viene da pensare e mi dico: magari non eravamo abituati a vincere, dunque è venuta meno quella abitudine di prenderci partite sporche. Poi rifletto e mi accorgo che o nove o dieci volte siamo andati in svantaggio e le abbiamo ribaltate. Non c’è una ragione, né me la sono fatta. Ma sono orgoglioso".
La stoccata alla dirigenza del Napoli
Adesso però è il momento dei saluti per un feeling con la piazza azzurra che non si interromperà mai. Reina non usa mezzi termini per definire la sua esperienza in terra partenopea pur riservando una stoccata alla società: "Gli anni di Napoli sono stati meravigliosi dal punto di vista sportivo e umano. Ho conosciuto gente incantevole e siamo stati capaci, come squadra, di andare vicino a un sogno. Lo avremmo voluto vivere assieme, perché s’è creato un sentimento, tra noi e il pubblico, che avrebbe meritato la più indimenticabile delle conclusioni. Napoli non si libererà di me, tornerò spesso. L'addio? Posso capire un club che, con un portiere di 36 anni in scadenza di contratto, faccia la scelta di rinnovare. È una filosofia aziendale che va rispettata. Poi è anche vero che i miei rapporti con la proprietà non erano più idilliaci".
Reina, il trasferimento al Milan e il futuro da avversario del Napoli
Ora nel futuro di Reina c'è il Milan. Un'esperienza stimolante e intrigante per il portiere che già pensa alle emozioni del ritorno da avversario al San Paolo: "Ho avvertito stima e penso che prepararsi al congedo in uno dei club più titolati al Mondo sia una gratificazione assoluta per me. Il passato è lì che parla e io posso e devo solo contribuire a fare in modo che si tornino a vivere certe notti europee. Quella della partita di Napoli sarà la data che aspetteremo con ansia io e tutti i miei familiari. Non so come la vivrò, so che mi emozionerò, come domenica scorsa, come ogni volta che ho messo piede in quello stadio. Non smetterò di dire grazie".