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Imbattibilità: Barça fermo a 39 gare, resiste il record della Juve

Il Barcellona cade dopo 39 risultati utili consecutivi e resta al terzo posto nella classifica europea all time dell’imbattibilità. Davanti ai catalani restano il Nottingham Forest (40) e la Juventus di Conte del 2011-2012 (43).
A cura di Alessio Morra
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Zinedine Zidane impostando il ‘Clasico’ in modo perfetto con il suo Real Madrid ha battuto per 2-1 il Barcellona al Camp Nou. Per Zizou questa, per ora, è la vittoria più prestigiosa da allenatore. Il successo finale nella Liga resta un miraggio, ma il Real si è tolto uno sfizio non da poco e ha chiuso la lunghissima serie d’imbattibilità del Barcellona, che non perdeva dal 3 ottobre (2-1 a Siviglia). Luis Enrique, sconfitto per la seconda volta (in quattro sfide) nel ‘Clasico’, vede sfumare la possibilità di cogliere un altro record straordinario. Perché i catalani perdendo per la prima volta dopo 39 partite non riescono a superare nella classifica europea dell’imbattibilità il Nottingham Forest del mitico Brian Clough, che nella stagione 1979-1980 non perse per 40 partite, e la Juventus di Conte, della stagione 2011-2012, che riuscì ad incasellare 43 risultati utili consecutivi.

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Il capolavoro tattico è stato di Zidane, ma il piano del tecnico francese lo hanno messo in atto i suoi ragazzi e più precisamente i suoi tre attaccanti che hanno vinto nettamente il confronto con il ‘tridentazo’ del Barcellona, che forse ha pagato anche la doppia trasvolata atlantica verso il SudAmerica. Benzema nel primo tempo si divora il gol del vantaggio, ma nella ripresa il francese sfrutta un assist di Kroos e con una bella sforbiciata batte Bravo. Cristiano Ronaldo nel primo tempo si vede pochissimo, nella ripresa si sveglia definitivamente dopo il pari del compagno d’attacco Benzema, colpisce una traversa e nel finale segna il gol decisivo. Pure Bale ha fatto gol, ma il guardalinee inspiegabilmente ha alzato la bandierina e ha tolto una grande gioia al gallese, che dei tre d’attacco è stato forse il migliore perché ha corso per tutta la partita ed alla fine è uscito dal campo con i crampi. Neymar non si è praticamente visto mai, Suarez si è divorato, con la porta spalancata, un gol nel primo tempo, mentre Messi a parte un pallonetto fantastico non è mai riuscito a rendersi realmente pericoloso, forse anche perché Luis Enrique gli ha cambiato leggermente collocazione. Per una notte il tridente più forte e più prolifico al mondo ha avuto le polveri bagnate ed ha dovuto guardare impotente il tridente solido e letale del Real.

 
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