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Real Madrid, Zidane: “Se non posso decidere io, allora me ne vado”

Parole di fuoco nella conferenza della vigilia dell’ultimo match di Liga da parte del tecnico del Real Madrid: “C’è chi valuta le questioni di mercato ma decidiamo sempre insieme. Io ho l’ultima parola sull’11 che scende in campo, su chi gioca e chi no, su chi resta o chi va. Altrimenti è semplice: prendo e vado via”.
A cura di Alessio Pediglieri
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In casa Juventus avranno drizzato le orecchie perché a qualche ora di distanza dall'addio ufficiale da Max Allegri e con una panchina ‘scoperta', le notizie che arrivano dalla Spagna riaprirebbero le porte ad un vecchio amore: Zinedine Zidane. Il francese si è risposato alla causa del Real Madrid, ma nelle ultime giornate non è rimasto immune alle accuse e alle polemiche che stanno circondando il mondo madridista.

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Così, in occasione della conferenza stampa prima dell'ultima gara di stagione, anche Zizou si è tolto il classico sassolino dallo scarpino, alzando i toni di fronte a chi vorrebbe dare direttive su quali giocatori tenere e cedere in vista della prossima stagione. Il tecnico transalpino, al contrario, ha già fatto le proprie scelte e su queste non torna indietro.

O libertà di scelta o addio

La frase shock è stata detta senza mezze misure: "Se non posso decidere io, allora lascio e me ne vado". Nè una minaccia né una promessa: semplicemente  Zidane ha spiegato in modo chiaro come la pensa davanti a chi vorrebbe dire la sua in chiave mercato e sulla costruzione della rosa per la prossima stagione.

Le decisioni spettano a me. Questo è chiaro come lo è l'acqua, io sono l'allenatore e farò sempre ciò che voglio, altrimenti prendo e andrò via. Per gli acquisti e questo genere di cose abbiamo persone che lavorano, ma lavoriamo anche insieme, condividendo

Anno complicato, le basi per la ripartenza

Zidane sta cercando di chiudere nel migliore dei modi uno dei momenti più bassi del Real Madrid. Ha già detto ad alcuni giocatori che non ci sarà spazio per loro (come a Bale), ad altri che deciderà cosa fare (come Isco e Kroos). Senza obblighi né costrizioni. Nemmeno da parte dell'esterno (tifoseria e società): "E' stato un anno complicato e stiamo guardando avanti alla prossima stagione, provando a dimostrare ai tifosi che torneremo con entusiasmo per renderli nuovamente orgogliosi della squadra che ha vinto tanto".

Il conflitto di interessi

Tra le tante questioni da dirimere c'è anche quella legata ai portieri con un ‘conflitto' di interessi per la presenza del figlio Luca: "Vedremo al momento, non c'è una decisione presa a priori, ma a decidere gli undici, chi va in panchina e chi rimane fuori sono solo io. Mio figlio? E' come tutti gli altri".

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