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Real Madrid, Zidane già nella bufera: “Non so cosa succederà a fine stagione”

L’addio alla Liga ha compromesso il rapporto tra tifosi, società ed il tecnico francese: dopo soli 60 giorni, l’idillio è già finito.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'amore tra il Real Madrid e Zinedine Zidane è già finito: sessanta giorni dopo l'avvicendamento sulla panchina dei blancos, dove è subentrato a Rafa Benitez, per il tecnico francese il rapporto con la società e la tifoseria è già ai minimi termini. Tanto che per l'anno prossimo non è certa neppure la sua permanenza sulla panchina del Real Madrid: un dato eloquente, considerando che al suo arrivo Zidane sembrava destinato ad una lunga carriera in sella ai blancos.

Ma dati alla mano, la sua gestione è stata se possibile peggiore di quella di Rafa Benitez. Il Real Madrid, sotto la guida dell'ex-tecnico di Liverpool e Napoli, non brillava per il gioco, ma vinceva. E seppur a fatica, restava in scia del Barcellona (che pur aveva stravinto al Bernabeu). Adesso invece il gioco continua a mancare ma mancano anche i risultati: e così il Real Madrid non solo ha praticamente dato l'addio alla possibilità di vincere la Liga, ma rischia seriamente di veder compromessa perfino la qualificazione diretta alla prossima Champions League.

La vetta della classifica dice: Barcellona 66, Atlético Madrid 58, Real Madrid 54, Villarreal 52. Non ci vuol molto, conti alla mano, a vedere che il Real Madrid rischia addirittura di finire quarto, che vorrebbe dire preliminari di Champions League. "Sono concentrato sulla partita di domani, non ho idea di cosa succederà fra tre mesi", ha detto Zidane in conferenza stampa, "quando sono arrivato era tutto molto bello, ora ogni volta che perdiamo sembra tutto un disastro".

Non diverso da quanto, insomma, accadeva con Benitez: la piazza chiede vittorie, ma il Real Madrid deve vedersela ogni anno con un Barcellona cannibale e con un Atlético Madrid ormai nel novero delle grandi. E la rosa, seppur milionaria, non riesce a tenere il passo: i continui cambi di allenatore non permettono di fare progetti a lungo termine, e le continue ingerenze societarie (come nella vicenda Martin Ødegaard) non aiutano. Insomma, l'idillio è finito.

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