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Real Madrid, Sergio Ramos e l’avviso a Conte: “Il rispetto? Lo si guadagna, non lo si impone”

Dopo la ‘manita’ umiliante subita al Camp Nou contro il Barcellona, il capitano del Real Madrid è pronto al cambio in panchina: “Non sono decisioni nostre, c’è una società per questo. Noi staremo fino alla fine con Lopetegui, non lo abbiamo abbandonato. Conte? Le dinamiche dello spogliatoio valgono più dei risultati”
A cura di Alessio Pediglieri
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Oramai è fatta: via Lopetegui, dentro Conte. Il cambio della guardia alla Casa Blanca di Madrid è arrivata alle formalità ultime prima dell'ufficializzazione. Che potrebbe arrivare già in giornata. La ‘manita' subita al Clasico nel 5-1 che ha visto il Barcellona umiliare il Real è stato troppo per tutti. Soprattutto per Florentino Perez che ha rotto gli indugi e ha deciso per l'immediato cambio di vertice.

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Antonio Conte ha accelerato le carte legali col Chelsea, si è liberato e adesso è pronto a sedersi sulla stessa panchina che fu di altri grandi colleghi italiani come Ancelotti e Capello. Per riportare subito la squadra al vertice sia in Liga che in Europa prima che sia troppo tardi. Una missione delicata in cui si dovrà confrontare con campioni dalla personalità spiccata che poco amano imposizioni dagli "ultimi arrivati".

L'avviso al futuro allenatore

A lanciare un ‘avviso' al futuro allenatore del Real Madrid non a caso è capitan Sergio Ramos, uno dei pilastri storici della squadra, il ‘senatore' per antonomasia, resistito a tutti gli tsunami in panchina e sempre presente in campo con qualsiasi tecnico. Il capitano del Real Madrid si è espresso anche sul possibile arrivo di Conte dopo la disfatta del Camp Nou: “Conte? Il rispetto si guadagna, non si impone e alla fine la gestione dello spogliatoio è più importante delle conoscenze tecniche di un allenatore"

Tutti uniti per tornare a vincere

Non sarà dunque facile calarsi subito e nel modo giusto nella mentalità madridista, storicamente ‘autonoma' nel pensiero calcistico dentro e fuori dal campo, con uno spogliatoio solido, radicato in alcuni principi che – chi arriva – deve imparare a conoscere e a conviverci. Tra questi, anche a dinamica interna di gerarchie e direttive non scritte che il gruppo si è dato: "Siamo un gruppo compatto al di là di quanto si dica" ha sottolineato Ramos "e stiamo fino alla morte con il tecnico che è sempre al comando. Certe decisioni sono prese dalla società, vedremo cosa succederà nelle prossime ore"

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