Real Madrid-Malaga 7-0: il video della goleada delle Merengues
7-0 e tutti a casa: risponde così il Real Madrid alla vittoria del Barcellona contro il Valencia, risponde con una goleada che lascia ben poco spazio ai dubbi. La lotta tra le eterni rivali della Liga continua e se, per molti, lo scettro di regina è già saldamente nelle mani dei blaugrana a +7 dalle inseguitrici, non la pensa allo stesso modo la compagine madrilena pronta a tallonare la prima della classica fino a che la matematica non renderà tutto invano.
E così nella giornata in cui il Barça tentenna e vince di misura con un gol di Messi, il Real si riprende per una sera il palcoscenico e il ruolo di protagonista. La devastante vittoria del Bernabeu e il modo con cui il Malaga si ritrova sommerso da una valanga di gol è la risposta sul campo di Mou ai continui attacchi della stampa spagnola, e se questo Real è armonico, bello e letale non è al comando è solo perchè si ritrova a dover fare i conti con una macchina altrettanto perfetta come quella di Guardiola.
Sembra lo scenario di un film già visto, in cui il protagonista di allora era proprio quel tecnico uruguaiano che ora siede sulla panchina del Malaga. Lo scorso anno lo score da record di Pellegrini (96 punti) non bastò, perchè anche lì i blaugrana riuscirono a fare di meglio raggiugnendo quota 99 e aggiudicandosi i due scontri diretti con Le Merengues.
E così anche Mou si ritrova a essere colpito dalla sua stessa ironia perchè come ha detto al tecnico del Malaga "Chi arriva secondo è il primo dei perdenti", e quest'anno la classifica dice proprio Guardiola I°, Mou II°. Nella sfida del Bernabeu di ieri non c'è storia, e forse l'autentico monologo blanco palesa la colpa di questo Real Madrid: l'incapacità di esser devastante sempre. Impossibile esserlo? Chiedete a Messi, magari vi svela il segreto.
Tornando al posticipo della 26^, al di là del risultato, l'impressione è che Pellegrini abbia tiramato i remi in barca ancora prima di scendere in campo, riservandosi i pezzi pregiati per lo scontro salvezza di sabato contro l'Osasuna, Mou invece non conosce freni e schiera la sua formazione migliore con Benzema preferito ad Adebayor.
Con Ronaldo, Ozil e Di Maria in sto di grazia, l’undici “Mouriniano” inizia il suo show al 27’: Xabi Alonso, manco avesse un joystick in mano, da calcio da fermo calibra un traversone in area che Benzema in acrobazia devia in rete, è l’1-0, è l’inizio della notte da incubo del malcapitato Malaga. Al 35’ arriva il raddoppio: Di Maria, coadiuvato dal rovinoso intervento di Gaspar, si presenta davanti a Caballero e lo supera senza troppe difficoltà. Poco dopo è 3-0: Di Maria invita a nozze Marcelo che dal vertice sinistro dell’area con un diagonale chirurgico deposita nuovamente il pallone in rete.
Nella ripresa, la musica non cambia anzi sale in cattedra CR7 ed è SHOW TIME. Ozil mette le cose in chiaro dopo 5 minuti, questa sera i blancos sono insaziabili, anzi sono cannibali e con un assist al bacio dà il via alla tripletta di Cristiano Ronaldo. Al 16’ Benzema targa la sua doppietta personale sfrutta al meglio, di testa, il cross di Marcelo. Finita? Neanche a dirlo. Poco dopo, Gaspar fa di tutto per abbandonare il campo il prima possibile, colpisce il pallone con la mano sul cross di Marcelo e finisce sotto la doccia anzitempo. Ronaldo dagli undici metri non conosce pietà e sigla il 6-0. Al 31’ Ronaldo suggella il 7-0 e mettendo la sua terza firma sulla gara su cross di Canales.
Nella notte dello show blanco però c’è una nota dolente: CR7, che intanto con questa tripletta ha superato Messi nella classifica dei marcatori, è costretto ad abbandonare il campo per un infortunio muscolare che gli costerà dieci giorni di stop, mettendo in dubbio la sua presenza anche per la gara di ritorno di Champions contro il Lione. Brutta tegola per Mou e per il Real che senza Ronaldo si ritrova con un una marcia in meno in una macchina che già così non riusciva a recuperare terreno sulla fuoriserie Barça.