Real Madrid, la verità di Ceballos: “Zidane? Pur di non farmi giocare cambiava modulo”
Dani Ceballos è sicuramente tra i più felici della partenza di Zinedine Zidane dal Real Madrid. L'ex fenomeno spagnolo Ceballos probabilmente sarebbe partito in estate, ma ora – con il cambio in panchina e l'avvento di Lopetegui – ha voglia di ripagare l'investimento effettuato su di lui dai Blancos. Con cui fino ad oggi ha avuto una avventura a dir poco controversa.
Ceballos, talento in panchina. Eletto miglior giocatore Under21 nell'ultimo Europeo dicategoria, in Blanco non ha quasi mai visto il campo: solamente 400 minuti e poco più nella gestione Zidane che non lo ha mai considerato parte integrante del progetto tecnico. Difficile contraddire il francese visti i risultati, eppure le qualità del giocatore erano al di là di ogni discussione. Adesso, con Lopetegui, l'obbligo però di dimostrare che Zizou aveva torto.
Zidane ce l'aveva con me, anche quando non poteva fare altro non entravo in campo: piuttosto cambiava modulo pur di non farmi giocare
Le accuse a Zidane. Accuse precise, lineari quelle di Ceballos che vengono confermate dallo scarso minutaggio e da un utilizzo pressocchè nullo durante l'era Zidane sulla panchina del Real Madrid. Di certo qualcosa non funzionava tra tecnico e giocatore, questo è certificato. A sentire Ceballos, le colpe erano unicamente di Zidane: "Sicuramente l'ultimo non è stato un buon anno per me, ma la situazione che ho vissuto mi ha fatto maturare come calciatore. Anche se era diventata insostenibile: ho provato frustazione e risentimento nei confronti di Zidane. E vi spiego perché: C'è stato un momento nella stagione in cui sia Kroos che Modric sono rimasti fuori per infortunio, ma lui ha preferito cambiare lo stile di gioco per puntare su altri giocatori"
Le speranze di Ceballos. Adesso, però, il tunnel è finito, la brutta esperienza è alle spalle e la presenza di Lopetegui in panchina, per Ceballos, sembra già essere di per sè una garanzia al di là di cosa riuscirà a realizzare personalmente in campo: "Vuole una squadra seria, che faccia tanto possesso e non abbia paura di giocare la palla. Pratica un calcio offensivo ed è il miglior allenatore che potremmo avere: ricambierò la fiducia nei miei confronti".
