Real Madrid, esito confermato: Khedira out per 8 settimane
Per il Real Madrid di Carletto Ancelotti oggi è arrivata la conferma che non potrà contare per lungo tempo su Sami Khedira, che resterà fermo per almeno 2 mesi. Una tegola che piove in testa al tecnico italiano in un periodo di certo non positivo per i Blancos. In occasione della pausa per le nazionali, infatti, è andata in scena una ‘telenovela' spiacevole sull'ultima parentesi di mercato che ha coinvolto un po' tutti. Dal presidente Florentino Perez a Cristiano Ronaldo, da Angel Di Maria a Carlo Ancelotti. Adesso, dopo i pessimi risultati di inizio stagione che vedono il Real già in ritardo in Liga sugli eterni rivali del Barcellona, anche la conferma che il centrocampista tedesco non potrà scendere in campo.
Il Real conferma: stop di 6-8 settimane
La notizia è arrivata direttamente dalla fonte, il Real Madrid che in un comunicato ufficiale ha spiegato come Sami Khedira è stato costretto a fermarsi per 6-8 settimane per un serio problema muscolare rimediato con la nazionale tedesca la scorsa settimana. Il giocatore ha subito questa mattina un intervento in artroscopia al ginocchio sinistro che ha confermato la diagnosi. L'operazione, effettuata dal dottor Ulrich Boenisch all'Hessingpark Clinic di Augsburg con la supervisione del medico del Real Madrid, Jesus Olmo, si legge nel comunicato "e' perfettamente riuscita". Nei prossimi giorni il centrocampista tedesco continuerà le cure a Madrid ma il suo ritorno in campo è previsto poco prima della fine dell'anno.
Recidivo: l'anno passato legamenti rotti in Nazionale
Anche in questo caso, la Casa Blanca non ha evitato polemiche. Infatti, secondo il Real Madrid, il giocatore si è infortunato con la Nazionale mentre secondo la Federcalcio tedesca il centrocampista si è infortunato a Madrid. E' da ricordare come l'anno scorso Khedira si ruppe i legamenti del ginocchio proprio nel corso di un'amichevole giocata con la maglia della Germania contro l'Italia. Poi, il prodigioso recupero con Khedira che è riuscito a essere pronto per i Mondiali in Brasile dove si è laureato campione del mondo