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Real Madrid e Cristiano Ronaldo separati in casa

Il fenomeno portoghese ha scosso l’ambiente madridista con dichiarazioni che hanno voluto colpire soprattutto la dirigenza e l’operato di Florentino Perez. Dopo la sconfitta contro l’Atletico, l’aria è diventata quasi irrespirabile e molti top club si preparano all’offensiva di mercato estivo. Mentre la Roma spera per il ritorno di Champions.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gli sfoghi di Cr7 dopo la sconfitta contro l'Atletico nel derby di Madrid hanno lasciato il segno sia all'interno dell'ambiente madridista che nel panorama del calcio europeo in generale. Per diversi motivi, tutti validi: primo, in Casa Blanca si sta respirando un clima torrido come mai negli ultimi anni con una squadra che è fuori dai giochi scudetto e si aggrappa alla Champions League; secondo, i migliori club del vecchio Continente si stanno preparando a sferrare l'ennesimo assalto al portoghese per strapparlo da Madrid; terzo, la Roma – nello specifico – spera che questa bomba lanciata da Cr7 possa avere scosso il Real deconcentrandolo sul ritorno degli ottavi.

Se i giallorossi sono i diretti immediati interessati, anche le altre società che ambiscono al fenomeno portoghese restano con le orecchie tese e gli occhi puntati a Madrid. La sconfitta nel derby ha scatenato la furia di Cr7 che poi ha provato a ritornare sui propri passi ma in ritardo colpevole. Gli strali contro Florentino Perez – vero e unico accusato dalle parole di Ronaldo – erano già partiti e il terremoto stava già scuotendo le fondamenta dell'attuale progetto tecnico. L'unico a non essere stato colpito è Zidane, considerato da Cr7 un allenatore positivo e utile alla causa, ma anch'egli vittima degli eventi: "Se tutti giocassero come me saremmo primi anche oggi".

"Paghiamo un precampionato sbagliato che ha comportato una serie infinita di infortuni. Oggi vedo un Real migliore di quello di prima". A Benitez saranno fischiate le orecchie, visto che le critiche erano rivolte proprio all'ex Real: "Sta di fatto che dall'inizio della stagione stiamo avendo tantissimi infortuni e questa cosa è molto negativa per la squadra. Se non si è al top della forma, non si vince. Non so se la spiegazione sia da andare solamente a ricercare nella preparazione estiva. Non c'è una ragione specifica, oggi, ma forse c'era bisogno di altro".

Da Benitez a Perez il balzo è lesto. Il presidente è l'imputato numero uno per aver concesso una rosa inadeguata, assecondando le richieste  di un tecnico che oggi è stato esonerato: "Per vincere una competizione lunga e impegnativa come la Liga, serve una rosa adeguata e oggi non c'è. Non voglio sminuire i giocatori che abbiamo in squadra perché penso che tutti i miei compagni siano degni di indossare questa maglia ma se mancano i migliori è evidente che tutto si complica. Noi abbiamo bisogno di Benzema, Pepe, Marcelo e Bale: voglio bene a tutti ma se al posto di Bale e Benzema giocano Lucas e Kovacic la differenza si vede…"

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