Real Madrid, Cristiano Ronaldo: “In futuro giocherò nell’MLS”
Cristiano Ronaldo da oltre un decennio semina il terrore nelle aree di rigore, e non solo, di tutta l’Europa, del Real Madrid il portoghese è il simbolo assoluto; con i ‘blancos’ ha vinto tutto e ha polverizzato record quasi secolari. Ma niente è eterno, nemmeno il legame tra CR7 e il club presieduto da Florentino Perez. A Old Trafford i tifosi del Manchester United sognano un meraviglioso ritorno, mentre il Paris Saint Germain da anni corteggia il portoghese e aspetta solo un segnale per andare all’assalto. Ma il segnale il trentenne attaccante lo ha lanciato al campionato americano. Ronaldo infatti in un’intervista rilasciata alla rivista americana GQ – è finito in copertina nel numero di febbraio assieme alla splendida modella brasiliana Alessandra Ambrosio – ha detto che un giorno, non vicinissimo, molto probabilmente giocherà nel campionato statunitense: “Ritengo che un giorno, non adesso ma in futuro, l’idea di giocare nella Major League Soccer possa essere una buona opportunità per me, sicuramente sarebbe qualcosa di interessante. Ho detto diverse volte in passato che considero il calcio statunitense in grande crescita, trasferirmi lì un giorno è una possibilità”.
Negli Stati Uniti Cristiano Ronaldo andrà a giocare almeno tra cinque o sei anni, d’altronde considerato i duri allenamenti a cui si sottopone è assai immaginabile pensare che CR7 avrà una carriera assai lunga. Non è detto però comunque che il portoghese giochi ancora a lungo per il Real Madrid, che se non riuscirà a rinforzarsi nelle prossime due settimane potrebbe non acquistare calciatori nelle due successive sessioni di mercato, anche se il blocco definitivo al mercato del Real potrebbe arrivare dopo la prossima estate e dunque i ‘blancos’ avrebbero la possibilità di effettuare un mercato sontuoso tra giugno e agosto, come fece il Barcellona prima della chiusura del mercato nel 2015. Comunque non è detto che Ronaldo decida di rimanere a Madrid, considerato che è ai ferri corti con Perez.