Real Madrid, Cr7 furioso: “Se tutti fossero al mio livello, saremmo primi”
La sconfitta nel derby di Madrid contro l'Atletico per 1-0 non è piaciuta per nulla a Cristiano Ronaldo che con il risultato di questo pomeriggio dice addio a qualsiasi speranza di rimonta nei confronti di un Barcellona oramai sempre più incontrastato re della Liga. Una sconfitta che brucia per il fenomeno portoghese come sale sulle ferite e che non riesce a digerire senza togliersi alcuni sassolini dalle scarpe. Nei confronti dei propri compagni e verso l'ex allenatore, Rafa Benitez. L'unico a salvarsi dagli strali dell'ex Pallone d'Oro è Zinedine Zidane al suo primo derby da tecnico sulla panchina dei Blancos. Poi però arriva la rettifica a Marca, CR7 spiega: "Mi riferivo al mio livello fisico: non sono migliore di nessuno dei miei compagni di squadra"
Un gol e il Real Madrid è andato sott'acqua davanti ai Colchoneros di Simeone. Il Real ha perso il derby di Madrid, non ha giocato peggio dei suoi avversari, ha anche creato azioni degne di nota ma non ha segnato. E questo ha fatto la differenza. Una differenza che Cristiano Ronaldo ha voluto sottolineare nel dopo partita quando ha criticato la situazione attuale della Casa Blanca, al di là dei punti (pochi) in campionato. Il primo imputato è, ovviamente, Rafa Benitez. L'ex tecnico del Real, mai amato dal portoghese, sarebbe il colpevole di una preparazione atletica precaria che oggi comporta una serie infinita di infortuni: "Non lo so se è colpa sua, certo che oggi abbiamo troppi infortunati in squadra. Forse è una questione legata alla preparazione iniziale, sbagliata: fatto sta che ci sta limitando e condizionando".
Poi, il dito puntato su una rosa non all'altezza. O almeno non considerata tale da Cristiano Ronaldo. Due, tre giocatori al suo livello, ma altri considerati inadeguati. Ovviamente, Cr7 non usa parole pesanti ma il concetto che fa passare è forte e chiaro: "Se tutti fossero al mio livello adesso saremmo primi. I miei numeri e le statistiche non mentono. Non voglio sminuire nessuno dei miei compagni, non è compito mio né mia intenzione. Mi piace giocare con compagni come Pepe, con Karim, con Bale, Marcelo. Ma altri come Jese, Lucas, Kovacic non so. Non è che non sono bravi, anzi, lo sono ma…"
Fatto sta che adesso per il Real in Liga è notte fonda: l'unica nota positiva è legata alla Champions League con la vittoria esterna contro la Roma che ha permesso ai Blancos quasi di ipotecare il passaggio ai quarti di finale.