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Real Madrid Castilla: prime ombre su Zinedine Zidane, ultimo in classifica

Momento difficile per il francese che, all’esordio da allenatore, ha già subito tre sconfitte in tre gare. La prossima contro il Valdez Trival Alcorcón, rischia di essere già decisiva per il suo futuro da tecnico.
A cura di Alberto Pucci
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Il Re francese è nudo e relegato sul fondo della classifica. Dopo l'apprendistato, seduto a fianco di Carlo Ancelotti, Zinedine Zidane ha sbattuto il muso contro la dura realtà e sulle difficoltà che ogni allenatore incontra agli inizi della propria carriera. Il francese, da questa stagione allenatore della seconda squadra del Real Madrid (il Real Madrid Castilla), ha già incassato tre sberloni nelle prime tre partite di campionato: sconfitta per 2 a 1, nell’esordio nel derby contro l’Atletico Madrid B, 2-1 subito in casa contro la seconda squadra del Getafe e terza sconfitta consecutiva a Fuenlabrada. Inchiodata a quota zero, nel girone B della Segunda División B, la squadra di Zidane ha convinto solo in estate quando riuscì a vincere qualche amichevole, mettendo in mostra un buon gioco e la classe di alcuni giocatori provenienti dalla cantera merengue: "Abbiamo incassato tre sconfitte pesanti – ha dichiarato Zizou a RMC –  Ovviamente è fastidioso iniziare in questo modo, ma siamo solo agli inizi e dobbiamo continuare a lavorare".

Da Conte a Inzaghi: una squadra di allenatori – L'ex capitano della Francia non è stato, ovviamente, l'unico a passare dal campo alla panchina. Della Juventus 1996/1997, in quello che fu il suo primo anno a Torino, sono una decina scarsa gli ex compagni che hanno scelto di insegnare calcio. Antonio Conte, Ciro Ferrara, Didier Deschamps e, se vogliamo, anche Filippo Inzaghi, i casi più eclatanti. Modelli che, il buon Zizou, dovrà prendere ad esempio se vorrà avere successo anche alla guida di undici giocatori. La prossima partita, per il Real Madrid Castilla, sarà nel prossimo weekend contro il Valdez Trival Alcorcón. Per i ragazzi del tecnico francese, sarà una specie di derby: 90 minuti da vincere a tutti i costi, per risollevare la classifica ed il morale del francese che, in caso di ulteriore sconfitta, potrebbe trovarsi di fronte alle prime scosse di assestamento sotto la sua panchina.

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