Real Madrid-Bayern Monaco 1-0, Ancelotti alza il muro e vince la prima sfida Champions
Dopo il catenaccio di Mourinho, la serata del "muro" di Carlo Ancelotti. Un fortino inespugnabile, quello del Real Madrid, che ha retto per novanta minuti l'assalto incessante di un Bayern Monaco scatenato. Ancelotti ha di che sorridere perché la sua strategia ha pagato e regalato alle "Merengues" il primo atto della sfida di Champions League. E' stato il trionfo del calcio all'italiana, contro un avversario che avrebbe meritato miglior sorte. Squadra corta, arroccata davanti alla propria area di rigore e pronta a scattare con ripartenze micidiali: i primi novanta minuti del "Bernabeu" hanno sorriso all'ex tecnico del Milan che, in questa serata magica, deve fare un monumento a Casillas ed al suo pacchetto difensivo che, a tratti, ha ricordato quello dell'Italia nel "Mundial" 1982 che, proprio su questo prato, vinse la Coppa del Mondo con una tattica tutta difesa e contropiede.
Benzema decisivo, Robben sempre vivo – In un Real Madrid poco appariscente, con Cristiano Ronaldo a corto di benzina e Di Maria e Isco sottotono, ad accendere l'entusiasmo dei tifosi "blancos" ci ha pensato Benzema. Il francese è risultato decisivo non solo per il gol ma anche per la sua abilità nel saper alzare (e far rifiatare) la squadra nei momenti più critici del match. Nel Bayern Monaco a suonare la carica è stato soprattutto Arjen Robben, lontano parente di quello "sbiadito" che giocò nel Real nel biennio 2007/2009. L'olandese ha tenuto in apprensione, quasi da solo, tutta la difesa di Ancelotti. Cosa che non è riuscita a Ribery che ha disputato una gara a corrente alternata.
La battaglia di Monaco – Il successo di misura non può lasciar tranquillo il Real Madrid visto questa sera. Gli spagnoli hanno subito troppo il gioco dei campioni d'Europa che, in questi novanta minuti, hanno dimostrato di essere superiori all'undici di Ancelotti. All'Allianz Arena, c'è da scommetterci, sarà un inferno per il tecnico italiano che, per provare a raggiungere Lisbona, dovrà ritrovare la freschezza atletica di Cristiano Ronaldo e Gareth Bale: i due giocatori più adatti per far male a Pep Guardiola. L'ex tecnico del Barcellona, che sperava di dare un dispiacere ai tifosi del Real (e vendicare la beffa nella Coppa del Re), non può non essere contento della prova della sua squadra che, lasciato da parte lo sterile fraseggio, ha chiuso per novanta minuti nella propria meta campo il Real Madrid, assediando il povero (ma sempre decisivo) Iker Casillas.