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Real Madrid-Barça, un Clasico ad alta ‘pressione’: mediana e pressing nodi cruciali

Real e Barça sono squadre nate per attaccare e spesso hanno problemi a difendere. I numeri degli ultimi anni, e di questa stagione, mostrano la loro superiorità in possesso palla e non nell’attendere il primo passo dell’avversario.
A cura di Vito Lamorte
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È, inequivocabilmente, la gara che tutti i calciatori vorrebbero giocare e che tutti gli appassionati di calcio cercano appena vengono diramati i calendari della Liga. Real Madrid e Barcellona sono le tra squadre più amate e seguite al mondo e la loro filosofia di gioco e di intendere il calcio ha portato al Clasico una risonanza internazionale. Se a queste due componenti ci aggiungiamo che di blanco e blaugrana sono vestiti i due calciatori più forti del pianeta e altri ragazzi che "danno del tu" come pochi la pallone, allora il gioco è fatto.

Real e Barça sono due squadre nate per attaccare e spesso hanno problemi a difendere. I numeri degli ultimi anni, e di questa stagione, mostrano la loro superiorità in possesso palla e non nell'attendere il primo passo dell'avversario. Con un profilo di calcio che a tratti si presenta simile e una proposta, proveniente dai loro allenatori, che mostra alcuni punti in comune, la gara del Santiago Bernabeù ci metterà di fronte ad una nuova pagina di questo magico confronto.

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Real Madrid, attesa ‘alta' e ripartenza

Se dovessimo analizzare il modo in cui il Real gioca, potremmo dire che in fase di ripiegamento i blancos tengono come punto di riferimento massimo la linea di centrocampo, considerandola il loro compagno di viaggio. Ciò che provano sempre a fare è invitare gli avversari a uscire con le due linee per lasciare spazi dietro che riescono a sfruttare grazie a verticalizzazioni veloci, soprattutto, dalla zona mediana o avvolgerli dal mega lavoro di Carvajal e Marcelo.

Real Madrid in pressione alta.
Real Madrid in pressione alta.

Spesso Zidane a gara in corso decide di voler pressare molto alto e i suoi iniziano un movimento in avanti già dall'uscita del portiere portiere. Questo pressing, però, non è costante e viene usato in determinati momenti per far cambiare modo di giocare agli avversari o l'inerzia della gara. Si tratta di una risorsa sporadica e non replicabile con molta continuità.

Real che attende l'avversario in mediana e poi riparte.
Real che attende l'avversario in mediana e poi riparte.

In questo modo i centrali difensivi si piantano sulla linea del centrocampo, i terzini salgono al fianco dei due interni di centrocampo, accoppiandosi con i loro rivali; le mezzali (Modric-Kroos) cercano i centrocampisti nella metà campo avversa e gli attaccanti (Benzema-Cristiano) si aprono per coprire l'uscita che arriva quasi sempre dalla zona centrale.

Barcellona, palleggio e aggressione alta

Ernesto Valverde ha cambiato molto rispetto al suo predecessore, nonostante i calciatori siano più o meno quelli. La pre-season del Barça non è stata delle migliori ma il tecnico ha lavorato e ha risolto tutte le difficoltà con una calma e una padronanza della situazione impressionante. Se bisogna passare dal 4-3-3 al 4-4-2 in fase difensiva lo si fa senza troppi traumi, se bisogna mettere più uomini dietro la linea della palla, si mettono; se è possibile modificare il posizionamento di alcuni uomini chiave (vedi Luis Suarez), si prova e se funzione si continua su quella strada.

Fase difensiva del Barcellona.
Fase difensiva del Barcellona.

Gli unici due situazioni non negoziabili sono il palleggio e la pressione immediato dopo la perdita della palla. Le conseguenze delle leghe si riflettono immediatamente nei risultati. Senza tridente e con un centrocampista in più la squadra occupa meglio gli spazi meglio.

La pressione alta del Barça.
La pressione alta del Barça.

Con questa nuova disposizione tattica il Barça va forte in pressione alta subito dopo la perdita una perfezione quasi imbarazzante. L'ultimo esempio è arrivato dalla partita contro il Deportivo, come recuperi costanti sulla trequarti del campo avversaria. Probabilmente è il modo migliore per dare continuità agli attacchi. Paulinho esce veloce, a seconda dell'area, liberando Messi da questa incombenza e rende le uscite di Iniesta più corte. Il brasiliano con il suo lavoro permette a Busquets di non uscire più con troppa veemenza in alcune zone di campo e perdere la sua posizione di ago della bilancia. Il problema è sempre rappresentato dal superamento della prima pressione che potrebbe essere far trovare in difficoltà in situazioni di palla scoperta la difesa.

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