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Real Madrid, anche Hugo Sanchez si candida per la panchina: chi dopo Solari?

L’arrivo di Santiago Solari per il dopo Lopetegui non ha convinto nessuno. La sceltam forzata dallo spogliatoio, appare più come una soluzione temporanea che definitiva. A giugno si riaprirà il toto allenatore: Sanchez (che si auto candidato), il ct del Belgio Martinez, ancora Conte, la conferma di Solari o l’ipotesi Mourinho?
A cura di Alessio Pediglieri
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Guidare il più forte club in circolazione è diventato quasi impossibile. Chi si è cimentato nel ruolo si è spesso scottato, altri non sono nemmeno arrivati a provarci, per differenti motivazioni, altri ancora hanno rifiutato declinando l'invito. Il Real Madrid è un tesoro che scotta, che porta con sè la maledizione di dover vincere tutto, subito e bene.

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Gli ultimi tecnici ad aver lasciato un segno e un ricordo che equivale al rimpianto sono Carlo Ancelotti e Zinedine Zidane, tutti gli altri sono stati visti più o meno di passaggio. Tecnici bravi, capaci, con un curriculum da Real Madrid ma alla fine "sopportati" dall'ambiente, finchè tutto filava liscio. Adesso è toccato anche ad Antonio Conte scottarsi con la Casa Blanca: il ‘no' è arrivato dalla base, dallo spogliatoio, da sempre la mente pensante del club per le questioni sportive.

Il ‘no' a Conte

Le parole di Sergio Ramos hanno pesato tantissimo sulla decisione finale di non portare a Madrid l'ex Chelsea e ct azzurro: tutto sembrava pronto, Florentino Perez aveva anche effettuato una sorta di pressing nei confronti dell'allenatore pugliese, liberatosi in tempo record dalla grana giudiziaria con i Blues per presentarsi libero all'appuntamento.

Fatale fu il Clasico

La ‘manita' nel Clasico aveva fatto il resto: Lopetegui era già il passato anche se fino a ieri si è presentato in allenamento per guidare il gruppo. Annunciato con un golpe alla vigilia del Mondiali, il tecnico spagnolo aveva subito lasciato (forzatamente) la panchina della nazionale spagnola per cimentarsi subito su quella madridista. Oggi, a distanza di una manciata di mesi, ha già chiuso l'avventura, sommerso da risultati scadenti e insoddisfazione generale.

La decisione dello spogliatoio

E' stato scelto Santiago Solari, un'opzione ‘interna', gradita soprattutto allo spogliatoio che ha posto il veto sulle scelte societarie. Dopotutto scendono in campo i giocatori e Florentino ha fatto buon viso a cattivo gioco. Conte è rimasto al palo – ufficialmente per un mancato accordo economico – e si è fatto avanti l'ex giocatore blanco che ha preso subito le redini del comando. Ma a tempo: sarà traghettatore fino a giugno.

Conte sì, ma da giugno?

A stagione chiusa, il Real Madrid dovrà però valutare cosa fare e per bene. Le candidature – e le idee – non mancano. Potrebbe riaffacciarsi l'ipotesi Conte, con maggior calma, programmazione e confronto. Vedersi arrivare in pieno cammino un tecnico che impone le proprie idee e le proprie regole è stato considerato ‘inopportuno' dai giocatori, ma in vista di una preparazione dall'inizio potrebbe rivelarsi una scelta interessante.

Ipotesi Martinez, lasciapassare per Hazard

C'è anche il ct del Belgio, Martinez che tanto sta facendo bene con la nazionale dei diavoli, con una squadra di stelle e campioni gestita nel modo giusto, ottenendo soddisfazioni e risultati. L'idea, sottaciuta, è che con Martinez in panchina potrebbe essere più agevole trascinare a Madrid un certo Edin Hazard che ritroverebbe il ct con cui gioca alla perfezione in nazionale.

L'autocandidatura: Sanchez

Per la panchina si è anche auto candidato Hugo Sanchez, stella indiscussa in campo con la maglia del Real Madrid ma allenatore dall'avversa fortuna, fermo dal 2012 dopo l'esonero subito in Messico con il Pachuca. "Florentino sa dove trovarmi, se chiama io ci sono" ha confidato l'ex attaccante madridista. Un azzardo, certo, che però potrebbe trovare gradimento nello spogliatoio.

Solari come Zidane?

Potrebbe restare alla fine anche lo stesso Solari. L'ex giocatore del Real si ritrova più o meno nelle medesime condizioni in cui si ritrovò Zidane: un allenatore di passaggio. Poi, Zizou restò sulla panchina e vinse come nessuno mai da subito: Liga, Copa, Champions League. Solari, se la stagione dovesse tramutarsi in trionfale, avrebbe la possibilità di seguirne le orme.

L'illusione più grande: Mourinho

Infine, ultima ipotesi non da scartare, è quella di un rientro di Josè Mourinho. A Manchester lo Special One sta vivendo un periodo alquanto tribolato, non riesce a creare una continuità di gioco e risultati, è ai ferri corti con metà squadra, sotto il mirino dei tifosi. Florentino non lo ha mai dimenticato, i tifosi un po' meno, ma di certo incarnerebbe il propotipo giusto per tornare al successo. Come Carlo Ancelotti che, però, non ha alcuna intenzione di lasciare Napoli.

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