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Real 2.0, la App che elabora il calciatore bionico

Il supporto digitale nasce dalla collaborazione tra Microsoft e Real Madrid: può tracciare la mappa della comunità virtuale dei fan e aprire nuove frontiere del business oppure; in futuro, grazie alla raccolta di una banca dati, aiuterà gli allenatori a tenere sotto controllo la scheda elaborata al dettaglio per ogni calciatore.
A cura di Maurizio De Santis
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Business e pallone. Un'applicazione per tracciare la mappa digitale dei tifosi in tutto il mondo, così da spalancare canali per il marketing. E un'altra ancora per catalogare dati, immagazzinare informazioni su tutti gli aspetti della carriera (dagli infortuni fino alla curiosità statistiche, con tanto di minutaggio) dei calciatori. A spiegare l'evoluzione della App Real 2.0 prodotta dalla Microsoft è Orlando Ayala, vice-presidente che ha il compito di scoprire e alimentare nuove fette di mercato. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport spiega come il supporto digitale abbia inizialmente fatto da ponte per trasportare sul Web la ‘Casa Blanca' fino a trasformare la collaborazione in una partnership commerciale che insiste su un bacino d'utenza di 450 milioni di tifosi/fan continuamente monitorato, studiandone i trend e i flussi in fatto di gusti personali e abitudini. Una comunità virtuale che si ritrova nello smart stadium, lo stadio intelligente che consente al tifoso una forma d'interazione massima: scaricando la App sullo smartphone, l'applicazione fungerà da mappa/steward che conduce direttamente al proprio posto all'interno dell'impianto.

Così nasce il calciatore digitale

Dal tattico che osserva i movimenti in campo fino all'assistente digitale, figure professionali che segnano i profondi cambiamenti anche della figura dell'allenatore che avrà a disposizione una banca d'informazioni sempre più dettagliata che, fondata su un sistema complesso di algoritmi, arriverà a scandire con massima affidabilità la carta d'identità e il curriculum vitae di un calciatore. Altro rispetto al palmares, ai trofei vinti e alle casacche indossate. Tutto verrà tracciato: dalla storia degli infortuni (tipologia, causa, tempi di recupero, frequenza) fino a uno screening approfondito delle percentuali di rendimento comprensivo delle prestazioni sostenute e di tutte le caratteristiche psico/fisiche dell'atleta. La capacità di apprendimento automatico dei sistemi prenderà il sopravvento in futuro sull'allenatore? "Non dico questo – ha aggiunto Ayala – perché alla fine la scelta toccherà sempre all'uomo ma è certo che potrà avere a disposizione uno spettro di dati tale da poter effettuare una valutazione molto più completa e dettagliata".

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