Re degli assist, fa gol, costa 40 milioni: Forsberg, svedese che piaceva e Milan e Roma
Italia stati attenta, questa Svezia non è da sottovalutare. La sfida di questa sera fra gli azzurri e gli scandinavi metterà di fronte due squadre che sicuramente sulla carta non hanno nulla in comune. Gli elementi in rosa per la nostra Nazionale, vedono sicuramente una superiorità, non netta come gli altri anni, ma sempre superiore alla selezione allenata dal ct Andersson. La Svezia non ha più Zlatan Ibrahimovic, ma può contare su diversi elementi da non prendere sotto gamba. Uno su tutti è sicuramente Emil Forsberg. L’esterno d’attacco, ala sinistra, che è stato protagonista lo scorso anno in Bundesliga, facendo strizzare gli occhi a tutta la Germania del calcio con il suo Lipsia, sarà uno degli uomini da temere maggiormente questa sera a Stoccolma.
Bravo negli inserimenti e capace di trovare spazi impossibili per mettere al centro cross interessanti, Forsberg è la vera speranza della Svezia. E non poteva essere altrimenti per uno che, così come il papà e lo zio, sta continuando la dinastia dei Forsberg nel mondo del calcio. Il suo nome è stato accostato più volte quest’estate alla faraonica campagna acquisti del Milan che però poi non è riuscito a convincere lo stesso Lipsia a cederlo. Ma scopriamo nel dettaglio chi è davvero Emil Forsberg dagli inizi della sua carriera.
Gli inizi di una carriera già segnata dal successo
Sicuramente non sentirete parlare di Forsberg come di un campione assoluto da cui aspettarci qualunque magia. Ma l’esterno d’attacco svedese è uno da temere soprattutto per la sua continuità ed insistenza in zona gol. Emil nacque il 23 ottobre 1991 nel "profondo nord" svedese nella città di Sundsvall dove riuscì a crescere al meglio calcisticamente nelle file del GIF. Nel 2009 a 17 anni esordisce nella prima squadra che milita in Superettan (l’equivalente della nostra serie B), venendo poi ceduto in prestito nella piccola squadra del Medskogsbrons BK in Division 3 (ovvero il quinto livello in Svezia) dove alla prima partita realizzò subito due reti.
Giocò ancora un'altro match, ma fu subito dopo richiamato al GIF, affascinato dalle sue qualità esplose in questi anni. Alla fine riuscì a giocare 19 partite segnando una rete e fornendo 3 assist (già un buon segno). Nel 2010 e nel 2011 ha giocato sempre nel GIF dove alla seconda stagione riuscì poi a sorridere per avere contribuito ad ottenere la promozione in Allsvenskan segnando ben 11 reti. Nel 2012 esordisce proprio in Allsvenskan, realizzando 6 reti con 2 assist, ma la squadra, costretta allo spareggio salvezza, perse contro l'Halmstad, retrocedendo così in Superettan.
Il Malmoe come trampolino di lancio
A questo punto però i numeri erano dalla sua parte e nonostante la retrocessione, il rendimento di Forsberg non passò di certo inosservato dalle grandi società professionistiche. La grande spinta, la tecnica e quella capacità innata di leggere al meglio il movimento della punta per servire assist importanti, avevano già fatto innamorare i vari talent scout. E così, nell'inverno successivo si trasferisce al Malmoe, la squadra dove è cresciuto proprio Ibrahimovic, quasi fosse uno scherzo del destino. Alla prima stagione fu subito un titolare fisso, segnò 5 gol e contribuì in maniera importante alla vittoria finale in Allsvenskan.
Nel 2014 Emil partecipò ai preliminari di Champions dove segnò 2 gol in sei incontri e poi ai gironi di Champions dove non andò a bersaglio, ma si mise in luce con ottime prestazioni. In campionato vinse il titolo con il Malmoe realizzando 14 reti e 5 assist in 29 partite. A dir poco fantastico per lui. A gennaio così si trasferì in serie B tedesca nelle file del Lipsia, un ambizioso club gestito dal brand Red Bull che aveva voglia di diventare grande. Qui, riuscì a mettere insieme 14 presenze. L'anno dopo sempre in Bundesliga 2, Forsberg diventò il vero trascinatore della squadra che portò alla promozione grazie a 8 reti e 7 assist.
Un sogno chiamato Lipsia: Forsberg re degli assist
Al Lipsia Emil trova la sua dimensione assoluta. Diventando uno dei perni della squadra allenata da Ralph Hasenhüttl e che per diversi mesi, quasi fine al termine del campionato, si gioca il primato della Bundesliga con il Bayern Monaco che poi è diventato campione di Germania. Dopo la promozione dalla B tedesca, Forsberg fu nominato miglior centrocampista del campionato. Dal 2014 entrò già nel giro della Nazionale, facendo parte della spedizione svedese per gli Europei del 2016 in Francia.
Il biondo giocatore svedese però si consacra proprio nella stagione 2016/2017 dove ha messo a segno 8 reti, ma è il numero di assist realizzati che stupisce tutti, ben 22! Assolutamente incredibile come numero per una sola stagione. Una media di un’azione finalizzata in rete ogni 75 minuti. Numeri spaventosi per il classe ’91, tutto classe e fame di vittoria, salito alla ribalta dopo una carriera con più bassi che alti. Il Lipsia si gode questo splendido e fenomenale calciatore tutto testa, tecnica e intelligenza tattica e si coccola il suo talento svedese, Emil Forsberg.
La famiglia Forsberg con il calcio nel sangue
Al momento, in nazionale Forsberg ha messo a segno 9 presenze con l’Under 19. Con la Nazionale maggiore per ora ha disputato 31 gare con 6 reti ed è diventato, come dicevamo, uno degli elementi di spicco di questa selezione che potrebbe sorprendere come calciatori di spicco in campo, davvero pochini, ma che invece nasconde delle insidie dal punto di vista tattico. Emil rappresenta uno dei pericoli numero uno insieme all’attaccante Guidetti. La sua velocità ed imprevedibilità potrebbero mettere a serio rischio la difesa italiana.
E in effetti la famiglia Forsgerg è sempre stata molto conosciuta nel calcio per essere sempre stata molto temibile da avversario. Già, perchè Emil sta continuando il lavoro ‘lasciato in eredità’ dalla famiglia. Grandi appassionati di calcio ed ex calciatori, sono stati infatti anche il padre e il nonno. Proprio nonno Lennart infatti aveva giocato con Sundsvall e Djurgarden negli anni ’50, mentre papà Leif ha raccolto oltre 400 presenze (più 150 gol) a cavallo nelle decadi ’80 e ’90 sempre con il Sundsvall.
Le lusinghe del mercato estivo con la Serie A in testa
Dicevamo delle prestazioni di Emil Forsberg. Sicuramente non sono passati inosservati i suoi numeri agli occhi dei principali top club europei che hanno provato in tutti i modi a bussare alla porta del Lipsia per cercare di accaparrarsi il biondo svedese e acquistarlo ad una cifra accessibile. Nello specifico, fu proprio la nostra Serie A, nella scorsa estate, a cercare di portare in Italia il calciatore. In principio fu prima la Roma di Monchi a cercare di lanciarsi all’acquisto del calciatore per sostituire la pesante e dolorosa partenza di Salah al Liverpool. Monchi ha visionato l’esterno offensivo della Nazionale svedese classe 1991, sin dai tempi del Siviglia.
Il Lipsia lo valutò intorno ai 30-35 milioni di euro, costi considerati troppo onerosi per la Roma. E così ecco il Milan che sulle ali dell’entusiasmo per la campagna estiva che aveva già portato diversi top player in squadra, provò a chiudere la trattativa per regalare un esterno di assoluto valore a Montella. Il Lipsia però ha sempre respinto al mittente tutte le offerte pervenutegli per il nazionale svedese – tra cui appunto quella rossonera e così non se ne fece più nulla. A dimostrazione delle alte ambizioni del club tedesco.