Razzismo, chiusa solo la Curva Nord in Lazio-Apollon di Europa League

E' stato accolto il ricorso da parte della Lazio di Claudio Lotito dopo la decisione dell'UEFA di chiudere lo stadio Olimpico per la prossima partita dei capitolini contro l'Apollon. Infatti, lo stadio resterà aperto mentre verrà vietato l'accesso solamente ai tifosi della Curva rei di aver insultato in modo razzista, ripetutamente, i tifosi del Legia Varsavia nell'ultimo match europeo. Oltre ai cori erano stati segnalati anche striscioni definiti "inappropriati", l'uso di materiali pirotecnici e l'inizio ritardato della gara. Al club biancoceleste era stata anche inflitta un'ammenda di 40mila euro.
Ricorso vinto, il comunicato – Adesso però, la decisione finale dopo il ricorso presentato dalla Lazio: il prossimo 7 novembre l'Olimpico sarà vietato solo per gli ultrà, gli stessi che hanno commesso i fatti sopra citati puniti dall'UEFA. Già subito la decisione della disciplinare europea, il club aveva annunciato immediata impugnazione degli atti: "Non vi è nota nel referto dell'arbitro e non ci sono nemmeno segnalazioni da parte dei delegati dell'Uefa" aveva detto l'avvocato Gian Michele Gentile. "I corsi sono stati sporadici e provenuti da un piccolo gruppo di tifosi". Oggi, è arrivata l'ufficialità del successo dei legali laziali con un comunicato sul sito: "La S.S. Lazio comunica che, in occasione della gara di Europa League contro l'Apollon Limassol, in programma il 7 novembre alle ore 21.05 allo stadio Olimpico di Roma, resterà chiuso il solo settore della Curva Nord"