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Ray Wilkins è morto, l’ex centrocampista del Milan era in coma dopo un attacco di cuore

L’ex calciatore inglese aveva 61 anni. Aveva indossato la maglia rossonera dal 1984 al 1987, negli ultimi anni era stato anche vice di Carlo Ancelotti al Chelsea.
A cura di Maurizio De Santis
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Ray Wilkins non ce l'ha fatta. L'ex centrocampista inglese del Milan è morto all'età di 61 anni. Le sue condizioni si erano aggravate di recente quando, colpito da un attacco di cuore, era stato costretto al ricovero a Londra ma in una situazione disperata. E' rimasto in coma per una settimana prima che il grave problema cardiaco prendesse il sopravvento. Il decesso dell'ex capitano della nazionale britannica ha causato profondo dolore nel mondo del calcio inglese. Del resto, le ultime notizie erano state poco incoraggianti e la possibilità che Wilkins riuscisse a superare la crisi era davvero minima. Serviva un miracolo per salvarlo, di quelli che nemmeno un ex campione può realizzare.

Cosa è successo. A spiegare l'evoluzione della vicenda è stata la famiglia stessa dell'ex calciatore che, una volta appese le scarpette al chiodo, era comunque rimasto nell'ambiente che gli era più congeniale, quel rettangolo verde che lo ha visto protagonista anche nei panni del tecnico. "Ray Wilkins è una leggenda di questo club (aveva fatto parte dello staff del Chelsea, ndr)", ha ammesso Antonio Conte qualche giorno fa. Secondo quanto riferito dalla moglie Jackie al ‘Daily Mirror', l'ex centrocampista avrebbe subito un arresto cardiaco una settimana fa in casa e sarebbe caduto. Portato in ospedale, il St.George's University Hospital, i medici scelsero di tenerlo in coma indotto e ricoverato in terapia intensiva. "Sono molto preoccupata, la situazione è davvero grave", aveva dichiarato al giornale la donna.

La carriera. Wilkins, 61 anni, era stato uno dei protagonisti dell'Inghilterra (84 presenze nella nazionale dei Tre leoni), di cui fu capitano per dieci volte. Una lunga militanza nelle squadre di club, invece, lo ha visto indossare le maglie del Chelsea e dell Manchester United prima di passare al Milan nel 1984 (vi giocò per 3 stagioni, disputando oltre 70 partite). Nel 1997 arrivò il momento di chiudere la propria esperienza di calciatore e iniziò quella di tecnico ricoprendo a lungo il ruolo di vice manager al Chelsea, figurando nello staff sia Gianluca Vialli sia Carlo Ancelotti. Di recente il suo volto era diventato noto quale opinionista tv.

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