Raul sull’addio di Totti: “Un simile omaggio vale più di ogni trofeo”
Da bandiera a bandiera, da simbolo a simbolo. Raul incorona Francesco Totti a distanza di quindici giorni dalla gara d'addio alla Roma e le manifestazioni d’affetto reciproco tra il numero 10 e il suo pubblico hanno emozionato l'ex attaccante spagnolo che ai microfoni di Marca ha dichiarato:
L'addio di Totti è stato molto emozionante. Lui si è sempre sentito pienamente romano, ha dedicato tutta la sua vita alla Roma e club e giocatore resteranno uniti eternamente. Credo che quell'omaggio valga molto di più di qualunque trofeo. Non mi ricordo dei gol che hanno segnato o delle coppe che hanno alzato i vari Maldini, Giggs, Del Piero. Alla fine, ciò che rimane è quello che uno è stato come calciatore e come essere umano.

Raul fa trasparire anche una punta d'invidia per come il pubblico della Roma ha salutato il suo uomo più rappresentativo mentre lui ha dovuto lasciare il Real Madrid:
Andarmene non è stato facile, per me come per il club, ma quando la decisione fu presa era già estate. È andata così, più per un concatenarsi di circostanze che per mancanza di affetto da parte della società, o che per un cattivo rapporto. Certo, avrebbe potuto finire in modo migliore, ma con il tempo si è sistemata ogni cosa.
L'ex capitano delle merengues ha lasciato la Casa Blanca nel luglio del 2010 dopo 16 anni, 741 presenze e 323 reti, record superato solo da Cristiano Ronaldo nell'ottobre 2015 ma da qualche tempo è tornato a casa, in qualità di consigliere di Florentino Perez:
A trent'anni sognavo di chiudere la carriera nel Real Madrid, ma non è andata così. Ora il mio sogno è quello di restare legato al club per molto tempo. Non so se lavorerò sempre in ufficio, mi piacerebbe allenare, ma ancora non ho deciso. C'è tempo.