Rapporto rendimento/costo dell’ingaggio: l’11 più conveniente della Serie A
Negli anni appena successivi la grande crisi economica mondiale, la recessione e tutte le difficoltà economiche derivanti da questa ennesima “grande depressione”, anche il mondo del calcio, non proprio tutto a dire il vero, ha dovuto fare i conti col termine, abbastanza eloquente, di impresa sostenibile. Così, Premier League a parte, molte squadre hanno abbandonato ingaggi faraonici e compensi alti per spese ragionevoli, investimenti nei settori giovanili e “salari” accettabili.
A sosta natalizia ormai in corso e con una buona dose di numeri e dati statistici delle prime 18 giornate di Serie A, vediamo l’ideale 11 dei calciatori del nostro massimo campionato che, pur guadagnando pochissimo, hanno avuto un ottimo rendimento in campo.
Giovane e sottopagato: Donnarumma in porta
In questa ipotetica formazione composta da calciatori con un ingaggio davvero basso in porta troveremmo uno dei migliori talenti europei del calcio, ovvero: Gigio Donnarumma. E sì perché a dispetto delle sue ottime prestazioni, dei suoi record di precocità e della sua pressoché indiscutibile titolarità nel Milan, il nativo di Castellammare di Stabia, complice anche la sua minore età, percepisce uno stipendio di circa 160mila euro annui. Una paga tutt’altro che bassa se si considera che i suoi coetanei percepiscono una paghetta settimanale piuttosto scarna ma che si rivela essere un compenso modesto in relazione ai suoi omologhi fra i pali della nostra Serie A (Carrizo 700mila euro o Lobont 750mila).
820mila euro di ingaggi: la difesa dei precari di Serie A
In una linea a 4, nella nostra difesa dei “precari” d’Italia, troverebbe spazio, a destra, lo spagnolo della Juventus, in prestito al Sassuolo, Pol Lirola che, malgrado le sue 18 partite complessive (16 dal primo minuto), guadagna appena 100mila euro all’anno. Sulla corsia opposta, invece, con una paga per gara di circa 8mila euro, otterrebbe una maglia da titolare il cagliaritano Nicola Murru. Al centro, dal primo minuto, ci sarebbe lo “stopper” sampdoriano Milan Skriniar con una media voto a partita di 6.59 e 220mila euro di ingaggio e l’efficientissimo Bellusci dell’Empoli (rating medio di 7.04) con appena 200mila euro annui (5mila euro circa per match giocato).
Kessié e Pellegrini: la classe operaia va in paradiso, o quasi
In un centrocampo a 2, con interpreti ricchi di talento e capacità di interdizione, troveremmo due autentici sorprese del nostro campionato: Kessié dell’Atalanta e Pellegrini del Sassuolo. Due ragazzi (40 anni in due) che sposerebbero al meglio il significato del termine sostenibilità per merito delle loro straordinarie prestazioni impreziosite da 6 assist vincenti, 11 gol in 37 partite complessive per un ingaggio di, rispettivamente, 150 e 100mila euro. Insomma, una linea mediana economica ma di grande impatto e rendimento con una produttività pari ad un costo di appena 103 euro per l'ivoriano e di 73 euro per l'italiano per minuto giocato.
Gli esterni low cost: Chiesa & Politano
In fase offensiva troverebbero spazio, a sostegno delle due punte, che riveleremo dopo, un tandem di convenienza e classe formato dagli italiani Matteo Politano del Sassuolo e Federico Chiesa della Fiorentina. Due giocatori dall’ingaggio “a buon mercato” (300mila euro percepiti dal neroverde e addirittura 70mila dal viola) che farebbero le fortune di questo ipotetico club del risparmio anche, se non soprattutto, per fattori meramente calcistici con i due, protagonisti assoluti con 7 reti e 6 passaggi chiave, di questo inizio di stagione in Serie A.
50mila euro per gol segnato: Nestorovski-Simeone
Di punta poi, Nestorovski in grado di realizzare 7 segnature col discreto Palermo di Ballardini, De Zerbi prima e di Corini poi (58mila euro per gol messo a referto) con, di fianco a lui, la rivelazione dell’attacco genoano Giovanni Simeone. Figlio d’arte che, con gli infortuni di Pavoletti, è emerso con tutta la sua sfrontatezza, il suo coraggio e la sua ferocia sotto porta. Un talento da 7 gol stagionali pagati solo, per la gioia di Preziosi, 300mila euro all’anno.