Rapito ma subito liberato il padre adottivo di Tevez
Rapimento e sequestro lampo per Segundo, padre adottivo di Carlitos Tevez, attaccante della Juventus. La notizia è rimbalzata direttamente dall'Argentina con le news in un primo momento frammentarie e discordanti che hanno raccontato del fatto avvenuto questa mattina, tra le cinque e le sette: l'uomo, sarebbe stato fermato dai malviventi (erano in 3 secondo una prima ricostruzione dei fatti) a Moron – centro nei pressi di Buenos Aires – mentre era a bordo della sua auto, una Volkswagen Vento. Catturato, la liberazione sarebbe avvenuta secondo le nuove indiscrezioni della stampa argentina, dopo 8 ore a Villa Devoto (uno dei 48 quartieri della capitale sudamericana). In particolare secondo quanto rivelato da ‘El Clarin' e ‘La Nacion', dopo un rincorrersi di voci, i rapitori avrebbero richiesto e ottenuto un riscatto milionario una volta scoperta l'identità del sequestrato. Il calciatore, avvertito dell'accaduto, in un primo momento aveva deciso di lasciare il ritiro dei bianconeri per volare immediatamente in patria ed essere vicino alla famiglia. Dopo aver appreso la positiva conclusione del sequestro ha deciso di fare dietrofront restando a Torino al seguito della squadra, come confermato proprio dalla Juventus.
Le prime contrastanti notizie sul rapimento
Alcuni media argentini avevano inizialmente affermato che il padre adottivo di Tevez era stato subito rilasciato (come riportato dal portale ‘Subrayado') ma la linea è poi cambiata considerando che il ‘Clarin' non s'era sbilanciato, azzardando l'ipotesi che l'uomo fosse ancora nelle mani dei rapitori. In un episodio del genere è stato coinvolto la settimana scorsa anche Javier Zanetti, l'ex calciatore dell'Inter – bloccato alla periferia di Buenos Aires – se la cavò solo con il furto della vettura e un grande spavento.
Segundo Tevez, padre adottivo di Carlitos
Segundo Tevez è il padre adottivo di Carlitos – il vero cognome del calciatore argentino è Martinez, e lo ha ereditato da sua madre. Il padre biologico dell'Apache (da Fuerte Apache, uno dei quartieri di Buenos Aires) era Juan Carlos Cabral e restò vittima durante una sparatoria, quando l'ex stella del Boca Juniors e del Manchester City era ancora un bambino.
Altri casi di rapimento nel calcio
Tra i precedenti più tristi c'è il rapimento di Levan Kaladze, fratello del difensore milanista Kahka, rapito in Georgia il 24 maggio 2001 e assassinato dai suoi rapitori. A Juan Pablo Riquelme venne sequestrato un fratello. Gabriel e Diego Milito patirono ore d'angoscia per il sequestro del padre.