Ranieri la spara grossa: “Inler è come Maradona”

L'euforia per il l'ottimo avvio in Premier League deve aver fatto un brutto scherzo a Claudio Ranieri. Per presentare Inler, arrivato al Leicester via Napoli, non ha scelto parrucche né maschere leonine, ha preferito spararla grossa. "Gokhan è come Maradona". Da turco-napoletano (naturalizzato svizzero) a Pibe de Oro… ma ci faccia il piacere. Accostamento coraggioso e impudente al tempo stesso. Con poche parole è riuscito a far trasecolare il Vesuvio, San Gennaro, il pino secolare e Sua Maestà d'Inghilterra. Primo, perché ‘chi ama il Dieci non dimentica' e nel Golfo fa parte della storia e della tradizione popolare partenopea nemmeno fosse ‘Pulcinella' o ‘Pasqualino settebellezze'. Secondo, perché la ‘perfida albione' che ricorda la mano de dios e il gol del secolo, una follia chiamata Malvinas e la guerra scaturitane, quando sente parlare del ‘Diez' e dell'Argentina sobbalza dal trono.
La reazione dei tabloid? Tutt'altro che tenera. Però, l'ex allenatore della Juve (e dello stesso Napoli) ha argomentato quella tesi sostenendo che i nuovi acquisti come Gokhan Inler, Yohan Benalouane, N'Golo Kante e Shinji Okazaki possono rappresentare una sorta di sdoganamento di una piazza ai margini del grande calcio d'Oltremanica.
Proprio come accadde con gli azzurri quando al San Paolo in sessantamila si recarono per veder palleggiare il campione venuto da Barcellona, un predestinato, più forte pure di quella maledetta tagliola chiamata Goikoetxea (o Chiodini del Brescia, per chi ricorda delle attenzioni particolari riservate a Maradona dagli avversari). "Ricordo bene nessuno voleva andare al Napoli – ha chiarito Ranieri in conferenza stampa – ma dopo Maradona le cose cambiarono. E deve essere così anche per noi che ci ritroviamo a costruire una nuova squadra dalle fondamenta. Inler è una di queste e magari nel giro di tre o quattro anni ci saranno molti più giocatori che vorranno venire al Leicester".
E Cambiasso, che ha preferito l'Olympiakos e una Champions non di prima fila lasciando le ‘Volpi'? Ranieri liquida la faccenda così: "Cambiasso è stato il passato, ora invece dobbiamo scrivere una nuova storia, con nuovi interpreti".