Ranieri, esonero ‘ricco’: il Leicester gli deve 20 milioni di euro
Cinque sconfitte consecutive in Premier League, una classifica che s'è fatta durissima e novanta minuti da giocare ancora in Champions per tentare la rimonta col Siviglia. Pendenza massima, risalire la china dai bassifondi della zona retrocessione è l'ennesima impresa che il Leicester è chiamato a compiere dopo l'esonero di Claudio Ranieri. The Foxes hanno solo un punto di vantaggio sulle ultime tre formazioni che potrebbero finire in Championship. Sogno svanito, il manager romano fa ritorno a casa dopo una bellissima avventura iniziata nell'estate del 2015 e culminata con la vittoria della Premier nel 2016.
A fine campionato, come premio per l'ottimo lavoro svolto e i grandissimi risultati ottenuti, il club decise di riconoscere al tecnico un prolungamento del contratto fino al 2020 con ingaggio da 5 milioni a stagione. Cosa accadrà adesso? In base agli accordi sottoscritti Ranieri ha un tesoretto potenziale di 20 milioni di euro che gli spetta come da contratto ancora in essere per i quattro anni che restano considerando la naturale scadenza.
Difficile, però, che la dirigenza accetterà di accollarsi una spesa così ingente per un allenatore esonerato. Cosa significa? Due sono le condizioni risolutive a tutto beneficio delle casse societarie: la prima è che Ranieri trovi nei prossimi mesi un nuovo incarico, liberandosi di fatto dal rapporto con The Foxes; la seconda – più probabile – è che nelle prossime ore (settimane) le parti troveranno un accordo per una buonuscita che favorisca la rescissione consensuale.
