Ranieri e il piccolo Nantes terzo in Ligue 1: tutto pronto per un nuovo Leicester
In Italia non gode di tutta la stima e considerazione che si è giustamente guadagnato in giro per l'Europa. Ma a Claudio Ranieri poco importa: lui, cittadino del mondo come ama definirsi, guarda solamente al proprio lavoro per riuscire a farlo nel migliore dei modi e lasciare un ottimo ricordo di sè. E' riuscito a farlo in Spagna, ai tempi del Valencia, ha esagerato in Inghilterra trascinando il Leicester ad una storica Premier League, ci sta provando con il modesto Nantes che sta stupendo in Ligue1.
La realtà del Nantes
Piccolo tra i grandi, 3° in Ligue1
E' presto per parlare di nuovo miracolo calcistico eppure qualcosa di molto positivo si sta costruendo in quel di Nantes, con la squadra locale che oggi può vantare un prestigiosissimo terzo posto in classifica. Una piccola parentesi di notorietà, sgomitando tra le big della Ligue1 che in estate hanno provato a monopolizzare l'attenzione con mercati faraonici: il Psg protagonista del doppio acquisto Mbappè-Neymar, il Monaco con il ritorno di Falcao e gli acquisti di Keità e Jovetic.
Il colpo di mercato, Ranieri
Eppure, il piccolo Nantes sembra ad oggi aver fatto il miglior colpo: Claudio Ranieri. Arrivato in sordina, come spesso accade al tecnico romano, ma riuscendo a prendere in mano la situazione con serietà e professionalità, dando un senso pratico ai sogni e alle aspettative. Perchè lo scudetto manca dal lontano 2000-2001, l'ultimo degli otto conquistati in Ligue 1. Da allora, una sola Supercoppa di Francia e il tunnel delle retrocessioni.
La nobile decaduta
Una società decaduta, che nel 2007-2008 cambia la propria denominazione e che è ritornata faticosamente in Ligue1 nel 2013. Ma da allora, in classifica, sono state stagioni solamente da comprimari (due 14mi posti un 13° e un 7°). Fino al tentativo di voler cambiare qualcosa senza spendere più di quanto le casse non impongano. Puntando sull'ex deus ex machina del Leicester, Claudio Ranieri.
Ranieri, il Nantes e il Leicester
Idee chiare, giocatori funzionali
Ranieri è arrivato al Nantes senza stravolgere le dinamiche societarie. Ha oggi una rosa complessiva che vale nemmeno 50 milioni di euro e in estate il mercato è stato votato ad una serie di acquisti e cessioni mirate: sono arrivati il maliano Coulibaly per 4,50 milioni, il portiere Tatarusanu dalla Fiorentina (2,50 milioni), il mediano brasiliano Girotto (2,30 milioni) e il centrale difensivo dal Bordeaux, Pallois (2 milioni). Per un totale di 11 milioni, tanti quanti i soldi entrati dalle cessioni.
Il progetto che prende forma
La forza di Ranieri è stata quella di ottimizzare i valori in suo possesso. Oggi il Nantes non esprime certo la forza e le potenzialità che si erano già intraviste nel Leicester dei Mahrez, dei Kantè e dei Vardy, ma anche se segna con il contagocce (6 reti in cinque partite) è pur vero che la difesa è tra le migliori di Francia con solo 5 reti subite (meglio del Monaco e del Marsiglia, tante quante la corazzata Psg). Una solidità e una compattezza che fa di oggi il Nantes una bella realtà pronta ad esplodere.
Riprovarci è lecito
Con calma e fiducia, ancora tutta da costruire perché lo stesso Ranieri rifugge facili e troppo tempestivi paragoni con il suo glorioso passato inglese: "Dopo il Leicester tutti ci provano, pensando che se andò bene a noi, può riuscirci chiunque. Ma ciò che è accaduto in Premier succede una volta nella vita, Ora va dato il massimo. Poi vediamo"