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Ronaldinho e Eto’o spiati dal Barcellona durante la presidenza di Joan Laporta

Secondo quanto riportato dalla rivista Spagnola, Interviù, il presidente Laporta ingaggiò un’agenzia investigativa per pedinare Dinho, Eto’o, Deco e Piquè.
A cura di davide
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Ronaldinho e Eto'o spiati dal Barcellona

Sembra una storia degna dei migliori film di spionaggio o dei peggiori rotocalchi di gossip eppure secondo quanto riportato dalla rivista spagnola "Interviù", Ronaldinho, Eto'o, Deco e Piquè sarebbero stati pedinati da un'agenzia di detective ingaggiata dal Barcellona.

Secondo la rivista spagnola, i fatti risalirebbero al 2008, quando alla guida della presidenza blaugrana c'era Joan Laporta e proprio quest'ultimo, in accordo con il resto della giunta, avrebbe incaricato l'agenzia investigativa "Metodo 3" di tener sotto stretta sorveglianza alcuni tra i giocatori più rappresentativi di quel Barcellona.

Nel caso del difensore Piquè, tenuto sott'occhio per circa una settimana, l'attività di spionaggio, costato circa 5000 euro, non avrebbe riscontrato nessun episodio anomalo, ma nel caso di Dinho, Eto'o e Deco pare che i sospetti fossero più che fondati.

I tre giocatori, spiati nei mesi finali del 2007/08, avrebbero infatti, in più di un'occasione, violato i regolamenti impartiti dalla società blaugrana durante alcuni party notturni, e pare, che proprio in base a questi rapporti consegnati dall'agenzia "Metodo 3", Guardiola al suo arrivo abbia deciso di fare a meno dei servigi dei 3 indisciplinati.

Davide Pecchia

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