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Rami e il Milan di Pippo Inzaghi: “Era un incapace, ho capito che tutti possono farcela”

Il riferimento è al Milan 2014-2015, arrivato decimo in campionato dove l’attuale tecnico del Bologna stava muovendo i suoi primi passi in panchina. Adil Rami, campione del Mondo con la Francia senza giocare un minuto, è entrato in scivolata su SuperPippo: “Ho avuto tanti maestri, tutti da cui imparare. Ma lui proprio no”
A cura di Alessio Pediglieri
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Filippo Inzaghi in panchina sta ancora facendo quella che in gergo si chiama ‘gavetta'. Un apprendistato che lo porterà a diventare un allenatore d'esperienza, capace, in grado di gestire spogliatoi e situazioni importanti. Lo aveva già fatto, catapultato nel Milan in prima squadra dalla Primavera ma ne era uscito scottato. Poi, il ritorno in silenzio a Venezia, dove ha sfiorato una clamorosa promozione con i lagunari. Rimasti in B, lui no perché per Superpippo quest'anno la ‘B' significa Bologna.

Una stagione da dimenticare. Eppure, nel suo periodo sulla panchina rossonera, qualcosa di buono era riuscito anche a farla provando a trasmettere il proprio carisma e la ‘voglia' di campo ai propri giocatori, pur prendendo una squadra al guado, in corsa, senza precedenti importanti per poi ripartire dall'inizio in quella successiva. Creandosi anche dei ‘nemici', come l'allora difensore centrale Rami, francese dalla lingua pungente, che a distanza di anni lancia il proprio strale.

Durante la mia carriera ho avuto l'onore di essere stato allenato da tanti tecnici bravi. Ho avuto molti maestri da cui ho potuto imparare. Non Inzaghi, un autentico disastro. Lui mi ha insegnato solo una cosa: che tutti possono farcela

Disastro Inzaghi. Adil Rami nel Milan  disastri targato 2014-2015, c'era e non se l'è di certo passata bene. Arrivato con in panchina Seedorf, poi trovò SuperPippo con cui non ci fu mai alcuna speranza di feeling. Anzi. Il Milan arrivò decimo in classifica, il progetto tecnico venne accantonato e si ripartì da zero. Di quella esperienza Rami porta con sè un ricordo pessimo: "ho avuto tanti maestri nella mia carriera, penso a Garcia, Blanc, Deschamps, Emery o Seedorf. Li osservavo mentre erano al lavoro e pensavo a quanto fosse difficile essere come loro. Poi è arrivato Inzaghi, e mi ha convinto che tutti possono riuscirci. Era un disastro completo”

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