Radamel Falcao: ecco chi ha battuto il record di Klinsmann, oggetto del desiderio di mezza Europa
Radamel Falcao García Zárate, non sono 4 giocatori diversi bensì è il nome completo del centravanti colombiano del Porto che ha sbalordito tutta Europa. Il numero 9 dei Dragones è riuscito nell'impresa di mettere a segno ben 17 reti in 13 partite dell'edizione 2011 dell'Europa League: una media spaventosa che si aggira intorno ad un gol ogni 64 minuti.
GLI INIZI IN COLOMBIA: LOS MILLONARIOS – Nato a Santa Marta il 10 febbraio del 1986, Radamel Falcao è un "figlio d'arte". La famiglia si trasferisce a Bogotà quando il piccolo era ancora un bambino. Inizia così a giocare prima in una semi sconosciuta scuola calcio della capitale colombiana: il Fair Play. Poi, all'età di 10 anni, entra a far parte delle giovanili di una delle squadre più conosciute del paese Los Millonarios e vi rimane fino al 2000.
NEL 2001 IN ARGENTINA: IL RIVER PLATE – All'età di 15 anni si trasferisce fuori dalla Colombia, precisamente in
Argentina, dove inizia la sua avventura in una squadra blasonata come il River Plate. Qui inizia a crescere e a formarsi come il calciatore che oggi è. Con la casacca biancorossa del club di Buenos Aires segna subito una doppietta nella partita del suo esordio. Mentre sembrava che stesse nascendo e crescendo una nuova stella del calcio sudamericano (7 gol in 7 partite) Falcao subisce un brutto infortunio ai legamenti del ginocchio destro. Questo incidente lo tiene circa un anno lontano dai campi di calcio. La fase riabilitativa è più dura del previsto e anche quella post-infortunio, per il colombiano, è molto difficile. Devono passare molti incontri in cui non appare al massimo della condizione e dove fa temere che il talento espresso nelle primissime partite con il River non tornerà più. Invece nella stagione 2007/2008 ritorna a far parlare di sé, sopratutto in campo. Aiuta la propria squadra a qualificarsi per le semifinali della Copa Sudamericana di quell'anno, siglando una tripletta negli ottavi contro il Botafogo e un gol nella sfida contro il Defensor Sporting. Nello stesso periodo Falcao si guadagna le prime convocazioni in nazionale maggiore e segna anche la sua prima rete nel Superclàsico del campionato argentino contro il Boca Juniors. Al termine di quella stagione viene inserito nella prestigiosa classifica "XI of
America" (arrivando quinto) indetta da El Pais di Montevideo (una specie di Pallone d'Oro sudamericano). Con la maglia del River Plate colleziona 87 partite e 34 reti.
IL PASSAGGIO AL PORTO PER MENO DI 6 MILIONI – Nella stagione 2008/2009 pare che il River abbia rifiutato un'offerta di circa 8 milioni di euro proveniente dal Deportivo La Coruña. Ma l'anno successivo gli argentini non possono più trattenere un talento che ha bisogno di esprimersi in Europa per esplodere nella sua completezza. Così viene acquistato dal Porto per una cifra, che adesso, appare irrisoria: 5,5 milioni di euro. Sin da subito Falcao è capace di grandi cose, mettendo a segno 4 reti nelle prime 4 partite di campionato presentandosi, così, nel modo migliore ai suoi nuovi sostenitori. Al termine del suo primo campionato con la maglia dei Dragones segna 25 reti laureandosi vice-capocannoniere del torneo dietro al solo Oscar Cardozo, attaccante del Benfica. La sua prima competizione internazionale che disputa è la Champions League (nella scorsa stagione) riuscendo a siglare il suo primo gol contro l'Atletico Madrid, alla seconda presenza.
SECONDA STAGIONE COL PORTO: ENTUSIASMANTE IN EUROPA – La sua seconda stagione ()ovvero l'attuale) va addirittura meglio della precedente. Infatti, il colombiano inizia subito alla grande, con una rete nella finale della Supercoppa Nazionale che viene vinta proprio dai biancoblu di Oporto a discapito del Benfica. Tante reti segnate in campionato, dove però il capocannoniere è il suo compagno d'attacco Hulk, che hanno permesso al Porto di vincere il titolo nazionale. A livello personale e realizzativo riesce ad essere stratosferico in Europa League dove, al termine della competizione, colleziona 17 gol in 13 partite superando il record (che apparteneva a Jurgen Klinsmann) come miglior realizzatore di sempre in una competizione della UEFA. I suoi gol hanno permesso al Porto di vincere la Coppa battendo in finale i connazionali del Braga: Porto-Braga 1-0.
CURIOSITA' SU RADAMEL "EL TIGRE" FALCAO – L'attaccante colombiano del Porto, oltre ad essere un grande calciatore, è anche una persona molto religiosa e cattolica. Fa parte, infatti, di due importanti associazioni: Locos por Jesùs e la famosa associazione, di cui fanno parte anche altri famosi giocatori come Edinson Cavani, Felipe Melo e Nicola Legrottaglie, gli "Atleti di Cristo". Addirittura, secondo una notizia non ancora confermata che si può trovare su Wikipedia, il colombiano sarebbe legato da una parentela con l'attaccante uruguaiano del Napoli. In Argentina, ai tempi del River Plate, si è guadagnato il soprannome di "El Tigre" che stava ad indicare la sua molta fame in area di rigore.
FALCAO E LA NAZIONALE COLOMBIANA – Il numero 9 dei Dragones, pur non avendo mai giocato mai una partita daprofessionista in Colombia, è uno dei punti fermi della nazionale guidata dal Commissario Tecnico Hernán Darío Gómez. La carriera con la nazionale comincia, però, molto prima per Falcao: infatti viene convocato sia per la selezione U-17 che per quella U-20. Nel 2007 inizia la sua avventura con la Nazionale Maggiore con cui ha segnato 8 reti in 28 gare ufficiali. Falcao sarà la punta di diamante dell'attacco colombiano nella Coppa America 2011.
