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Rabbia Torino per il rigore di de Ligt non concesso, Cairo: “Era fallo come a Lecce”

Due pesi e due misure. È il senso dello sfogo del presidente del Torino, Urbano Cairo, e poi del direttore generale, Antonio Comi. L’episodio contestato fa riferimento a Matthijs de Ligt e al tocco col braccio in piena area di rigore non sanzionato dall’arbitro con il calcio di rigore. “Usati due pesi e due misure”.
A cura di Maurizio De Santis
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Due pesi e due misure. È il senso dello sfogo del presidente del Torino, Urbano Cairo, e poi del direttore generale, Antonio Comi. L'episodio contestato fa riferimento a Matthijs de Ligt e al tocco col braccio in piena area di rigore non sanzionato dall'arbitro con il calcio di rigore e nemmeno revisionato al Var (non era chiaro errore tecnico considerata la valutazione del direttore di gara). "A Lecce hanno fischiato un fallo del genere e assegnato la massima punizione, a noi nel derby no". Perché secondo il direttore di gara, Doveri, non era da punire con un tiro dal dischetto? Con ogni probabilità deve aver valutato posizione del braccio, dinamica del movimento (l'olandese lo sposta all'indietro, non va incontro alla palla) e carambola ravvicinata per il colpo di testa di Belotti.

La differente postura di Pjanic e de Ligt sull'episodio da rigore

Ciò che è interessante notare nel fermo immagine dell'azione incriminata è la differente postura si un altro calciatore della Juventus, Miralem Pjanic. Il bosniaco ha le mani incrociate dietro la schiena e le braccia attaccate al corpo: fa il possibile per evitare ogni forma di contatto e così facendo ‘agevola' anche il compito del direttore di gara. Quanto a de Ligt, invece, rischia grosso e di mettersi nei guai ancora una volta dopo i casi con Bologna e Lecce. Questa volta gli è andata bene, tant'è che lo stesso Sarri non nasconde imbarazzo e fastidio al tempo stesso per  gli interventi ‘pericolosi' dell'olandese. "Si è ritrovato con la mano nel posto sbagliato al momento sbagliato", dirà il tecnico nel corso delle interviste del post partita.

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Le proteste di Cairo per un arbitraggio poco equilibrato

Il possibile calcio di rigore, non concesso al Toro per la poca destrezza dell'olandese, non è l'unico momento del derby che il massimo dirigente dei granata contesta. Nel complesso la valutazione fatta sulla direzione di gara di Doveri non è positiva. E aggiunge altre riflessioni.

Mi stupisce anche il fallo fischiato nel finale, a Lukic – ha ammesso ancora Cairo -. O che non sia stato preso nessun provvedimento per quella brutta entrata su Belotti. Credo siano stati usati due pesi e due misure. Perché Baselli è stato ammonito per aver allontanato il pallone e Szczesny no pur avendo fatto la stessa cosa?

Il direttore generale, Comi: Due pesi e due misure anche rispetto a Lecce

Sulla stessa lunghezza d'onda il direttore generale, Antonio Comi, che nell'elogiare la buona prestazione della squadra ha espresso grande rammarico per la piega presa dal match condizionato da alcune decisioni dell'arbitro. Una in particolare… su de Ligta andava assegnato il calcio di rigore.

Siamo felici di aver ritrovato la compattezza e la combattività che non si sono visti nelle ultime giornate – ha aggiunto a DAZN il dirigente granata -. L'unica cosa che non capisco è perché a Lecce è stato fischiato contro De Ligt un rigore molto simile. In quel caso, con un pallone che arrivava da più lontano, il giocatore ha provato pure a togliere il braccio, mentre qui no.

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