La moviola di Milan-Juventus: Chiellini placca Romagnoli, manca un altro rigore
Una gara che la Juventus ha vinto per manifesta superiorità dimostrata nei 90 minuti di gioco, ma anche condizionata da alcuni episodi che il Milan ha contestato pesantemente. E che potevano mutare il corso degli eventi. Poco da eccepire sulle scelte di Mazzoleni nel momento dell'espulsione di Higuain, indifendibile, eppure il direttore di gara e il VAR non sono stati impeccabili.

In un paio di occasioni le scelte arbitrali hanno ‘punito' il club rossonero. In particolare si contesta la scelta ingiusta su Benatia, che poteva costare anche l'espulsione diretta al centrale difensivo bianconero, e un mancato secondo rigore su un fallo di Chiellini su Romagnoli in area bianconera.
Il rigore di Chiellini su Romagnoli
Sul mancato rigore è tutto molto più chiaro, semplice e criticabile. Mazzoleni (ma anche il VAR) non si accorgono di quanto accada in area di rigore della Juventus: il pallone arriva all'altezza del primo palo, in una zona in cui Chiellini e Romagnoli entrano in contrasto. Il difensore bianconero argina il pericolo cingendo da dietro il rossonero e trascinandolo a terra evitando che raggiunga il pallone, poi calciato via dallo juventino. Fallo senz'altro da rigore che però non viene sancito, sbagliando a favore della Juventus.
Il tocco di mano è da rigore
Su Benatia il discorso è un po' più complesso rispetto al mancato penalty su Romagnoli (per il quale parlano le immagini). Al 34’ Benatia interviene su Bakayoko con un fallo di gioco e per Mazzoleni merita l’ammonizione. Cinque minuti dopo, il fattaccio in area juventina: lo stesso Benatia intercetta con il braccio sinistro un pallone toccato da Higuain.
L'espulsione mancata
Un tocco che l’arbitro lascia correre, finchè non viene richiamato dal Var che invita il direttore arbitrale a rivedere l’episodio. Così il tocco di Benatia diventa incongruo e si decreta il rigore, visto che ferma una traiettoria ben precisa, vanificando in modo evidente una azione offensiva rossonera. Tanto basterebbe per ricevere una ammonizione e, in questo caso, il cartellino rosso. Per Mazzoleni è stato considerato semplicemente un tocco involontario.