Rabbia Lazio, Tare: “Cronaca di una morte annunciata, ce lo aspettavamo”
Alla fine Milan-Lazio è finita come non ci si augurava, tra le polemiche. Una bella gara, intensa e aperta giocata dalle due squadre ma con un finale velenosissimo che ha acceso duri confronti dentro e fuori dal campo. Oggetto del contendere il mancato rigore concesso ai laziali a tempo scaduto per un calcio rifilato da Rodriguez su Milinkovic Savic che Rocchi (e il VAR) hanno giudicato non sanzionabile. Forse sbagliando, perché anche le immagini non chiariscono la dinamica del contatto. Fatto sta che la Lazio si è sentita defraudata e a fine gara il ds Igli Tare è andato giù pesantissimo contro la decisione arbitrale.

Le accuse di Tare
Tare ha puntato il dito su Rocchi e sul VAR. Se i due rigori del Milan (uno concesso e uno non fischiato) sono stati accettati, quello sulla Lazio non è andata giù al popolo celeste. Ad alzare la voce a fine partita è stato il direttore sportivo Igli Tare che ha assistito alla partita in tribuna di fianco al presidente Claudio Lotito.
Quella di stasera è la cronaca di una morte annunciata, la nostra. Ciò che abbiamo temuto prima dell'inizio del match è puntualmente accaduto. Ci dispiace perdere una partita giocata alla grande, ma ci aspettavamo di poter giocare e perdere eventualmente senza episodi del genere perché la posta in palio era altissima
Rocchi sotto accusa davanti alle decisioni importanti
Tare accusa Rocchi e il VAR di non avere avuto il coraggio di fischiare un rigore al 93′ mentre sugli altri due episodi accetta le scelte arbitrali. Ma non scagiona Rocchi, a detta del dirigente della Lazio, insufficiente nei momenti cruciali.
Sul primo rigore l'arbitro fischia subito e non l’ho capito perché il tocco era ravvicinato e involontario. Il secondo rigore ci poteva anche stare, ma alla fine era un contrasto di gioco. Nel finale quello su Milinkovic secondo noi è rigore netto. Non ci sono dubbi: Rodriguez tocca la palla ma c’è fallo su Milinkovic.
La rissa a fine partita
Proprio la sconfitta di misura e il rigore non concesso nel finale hanno surriscaldato oltre modo gli animi. Non appena Rocchi ha fischiato la fine del match, alcuni giocatori della Lazio sono entrati in contatto con la panchina rossonera. Spintoni, insulti, contatti oltre il lecito, fino al ritorno della calma grazie all'intervento di Milinkovic che ha allontanato i propri compagni.