Quanto vale il Napoli? De Laurentiis ha già un’idea: “Il club vale un miliardo di euro”
L'eco della vittoria contro il Liverpool non si è ancora spento, e in città i tifosi sono tornati a sognare ad occhi aperti. Nonostante la forza della Juventus, il campionato è ancora molto lungo e potrebbe riservare grandi sorprese. In Champions League, poi, il Napoli può contare su un tecnico che di coppe ne ha già vinte diverse in carriera. Il momento felice dei partenopei ha ovviamente coinvolto anche Aurelio Del Laurentiis.
"Ancelotti ha tre anni a disposizione e ora bisogna vincere, in Italia o in Europa. O anche ovunque – ha spiegato raggiante il patron, in un'intervista concessa al "Corriere dello Sport" – Questa società ha fatto passi da gigante e si è consolidata a livelli internazionali. Gli olandesi dicono che rappresentiamo un valore da 400-450 milioni, io ritengo che questo Napoli oscilli intorno al miliardo di euro".
Sarri e il destino
Prima di parlare di Ancelotti, il patron campano è anche tornato sull'addio di Sarri: "Credevo di aver incontrato un allenatore che sarebbe rimasto qua per un lungo periodo, ma ad un certo punto è diventata solo una questione di danaro – ha continuato De Laurentiis – Ora sono fiero di aver individuato un uomo del livello di Ancelotti. Erano anni che avevamo contatti telefonici. Mi aveva colpito il suo equilibrio ma anche la sua educazione. Gli ho telefonato quando ho capito che ormai si era chiuso un ciclo e lui mi ha detto: vediamoci. L’altro giorno Carlo era a Ischia, mi ha telefonato entusiasta: Aurelio, io qui ci potrei restare anche sei anni".
"A me è sembrato che quest’appuntamento fosse scritto nell’universo calcistico, come se l’avesse deciso il destino. Ci sono voluti cinque minuti per arrivare all’accordo: è stata la negoziazione più rapida dei miei circa quindici anni di calcio". L'impresa con il Liverpool è ancora negli occhi del presidente: "Prima della partita, al mattino, gli ho telefonato. Ho espresso pareri. E lui con garbo, autorevolezza e autorità, mi ha detto: presidè, stai tranquillo, la vinciamo. L’ho preso in parola e all’87esimo ho detto: ma vuoi vedere che succede? E’ successo. Non potete capire la mia reazione".