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Quanto pesa l’infortunio di Khedira e come cambia il centrocampo della Juventus

Sami Khedira è il centrocampista che tocca più palloni in area nella rosa della Juventus. Mancherà per infortunio per almeno tre mesi. Bentancur è la prima alternativa, anche se meno preciso senza palla e nel gioco corto. Cosa farà Sarri? Può anche promuovere Rabiot o arretrare Ramsey cambiando la configurazione dell’attacco.
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L'infortunio di Khedira, che sarà fuori tre mesi, potrebbe spingere Sarri a cambiare di nuovo il volto al centrocampo della Juventus. Senza l'intelligenza del tedesco e la sua capacità di riempire l'area, Sarri può impiegare Bentancur, promuovere Rabiot, arretrare Ramsey. In ogni caso, il centrocampo non sarà come prima.

L'intelligenza di Khedira

Khedira ha giocato nove partite da titolare, è entrato dalla panchina tre volte, è rimasto invece a guardare per tutti i novanta minuti solo contro il Milan. Sarri ne apprezza l'intelligenza tattica, la capacità di adattarsi, di inserirsi con e senza palla, di pensare velocemente. Corrisponde perfettamente al profilo della mezzala di Sarri. “Sarri vuole un calcio totalmente diverso da quello di Allegri, per questo abbiamo avuto delle difficoltà e ci vuole del tempo per adattarsi al nuovo sistema. Ma è normale. Gioca un calcio diverso: pressing alto, intensità, passione e intelligenza. Tutte qualità che mi vanno a genio” diceva ad agosto alla rivista tedesca Kicker.

Il tecnico ha indicato i principi guida fin dall'inizio della sua esperienza alla Juve. Ha l'obiettivo di costruire una squadra che occupi il campo con gli uomini e con il pallone, che difenda in avanti e non perda l'equilibrio. Intenzioni che finora si sono tradotte solo occasionalmente in campo.

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Sarri è passato dal 4-3-3 al 4-3-1-2, ma Khedira è rimasto come vera costante nelle rotazioni del centrocampo perché sa come attaccare lo spazio nei corridoi tra centrocampo e difesa, perché nessuno tra i compagni di reparto alla Juve ha toccato più palloni in area di lui: 21, sei in più di Ramsey, sempre più a suo agio come trequartista. E poi via via si trovano Rabiot e Matuidi a 13, a 12 Emre Can scivolato sempre più indietro nelle gerarchie, a 9 Pjanic, fondamentale regista arretrato. Bentancur, il più probabile sostituto di Khedira, in 660 minuti ha toccato appena quattro palloni negli ultimi sedici metri, rivela la Gazzetta dello Sport.

Bentancur la prima alternativa

Più di Emre Can, è Bentancur il primo sostituto per coprire l'assenza del tedesco. Nell'ultimo mese e mezzo l'uruguayano ha guadagnato minuti e convinzione. Non gli manca il senso per l'inserimento, né la capacità di facilitare la manovra. Nella sfida interna contro il Lokomotiv Mosca, Sarri ha tolto Khedira e Matuidi per Rabiot e Bentancur. La manovra ha guadagnato imprevedibilità, con il francese più libero di buttarsi dentro per creare superiorità numerica.

Rispetto a Khedira, quest'anno Bentancur ha tentato più passaggi (34 a 22 di media a partita), anche considerando solo quelli che hanno permesso a un compagno di tirare, e ha servito tre assist contro uno del tedesco. Tuttavia, si è rivelato meno efficace nel liberarsi della marcatura e nella protezione del pallone (perde il possesso o viene saltato in media 0.5 volte a partita più del tedesco), meno preciso nel gioco corto.

La mappa di calore che descrive le zone occupate da Bentancur nelle ultime due partite di Serie A
La mappa di calore che descrive le zone occupate da Bentancur nelle ultime due partite di Serie A

A che punto è (la soluzione) Rabiot

Sarri ha utilizzato Rabiot prevalentemente come mezzala sinistra. Il francese, che completa in media 8 passaggi nella propria metà campo e oltre 18 in quella avversaria, ha occasionalmente mostrato di poter essere funzionale al progetto bianconero. Oltre al match contro il Lokomotiv Mosca all'Allianz Stadium, ha evidenziato progressi in casa anche contro il Bologna. La copertura stretta dei rossoblù, che a lungo hanno piazzato Soriano a uomo su Pjanic, hanno richiesto al francese di alternare due tipi di movimenti: venire incontro al bosniaco per offrire una linea di passaggio libera, andare in verticale per aumentare la densità negli spazi di mezzo così da costringere i difensori centrali all'uno contro uno con i due attaccanti.

Arretrare Ramsey: vantaggi e svantaggi

Il gallese Aaron Ramsey, che Sarri ha usato praticamente solo come trequartista per effetto della sua velocità di reazione e l'intuito per la giocata che spariglia le carte, nasce in realtà mezzala destra. Centrocampista box to box che in mezzo ha occupato tutte le posizioni, ha le caratteristiche per disarticolare le difese con le progressioni palla al piede. Arretrato nella sua posizione naturale potrebbe mettere a frutto altri lati di quella multidimensionalità che Claudio Pellecchia sottolineava su Rivista Undici lo scorso gennaio. La sua posizione ideale, scriveva, “sembrerebbe essere quella della mezzala (destra o sinistra cambia poco) che possa fungere da ulteriore punto di riferimento in fase di possesso e che possa sfruttare i notevoli istinti off the ball – attaccando le seconde palle o inserendosi dal lato debole – per dare concretezza ad una capacità realizzativa che si è andata affinando nel corso degli anni”.

  • Due le possibili controindicazioni. Da un lato, Ramsey non recupera facilmente quando viene saltato, quando deve coprire all'indietro in campo aperto, anche se il senso della posizione gli consentono di anticipare le intenzioni degli avversari e chiudere le linee di passaggio anche in appoggio al terzino di riferimento sul suo lato.
  • Dall'altro, finora non hanno convinto Bernardeschi e Dybala come trequartisti. L'ex Fiorentina fatica a darsi una sua dimensione, a trovare un focus che gli consenta di sfruttare un talento multiforme, abituato ad affidarsi all'ispirazione dentro un contesto fluido. La Joya, quando è stata impiegata in quel ruolo, ha tolto ampiezza e profondità nella fase iniziale di costruzione dell'azione: il primo movimento, infatti, mirava spesso ad avvicinarsi a Pjanic creando così un sovraccarico nella zona centrale.
La riduzione dell'ampiezza evidente in questa circostanza, in fase di costruzione durante Juventus-Spal
La riduzione dell'ampiezza evidente in questa circostanza, in fase di costruzione durante Juventus-Spal

E se la risposta fosse il 4-2-3-1?

Sarri non l'ha ancora esplorato, non è detto che lo farà, ma il 4-2-3-1 potrebbe incasellare i giocatori nel loro ruolo, con Matuidi in quel caso prima scelta per bilanciare l'avanzamento del raggio d'azione di Pjanic, Ramsey trequartista, Dybala e Ronaldo larghi in partenza con licenza di tagliare dentro. Dybala non soffre infatti la partenza da destra, la Juve potrebbe guadagnare un'opzione in più nello sviluppo del gioco che ora procede quasi esclusivamente per vie centrali (14a nei cross), a avrebbe due alternative come Bernardeschi e Douglas Costa da utilizzare all'occorrenza nel loro ruolo migliore, da esterni alti. In ogni caso, la Juve non ha un vero vice Khedira. Dunque, Sarri dovrà ridisegnare il vestito della squadra e in fretta.

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