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Quando si gioca la finale di Champions: Tottenham-Liverpool, il 1° giugno a Madrid

Tottenham-Liverpool sarà la prossima finale di Champions League dell’edizione 2018/2019. Il 1° giugno a Madrid sarà Pochettino contro Klopp. Gli inglesi, nel ritorno della semifinale, dopo il successo per 1-0 a Londra degli olandesi, hanno vinto 3-2 in rimonta contro l’Ajax in virtù dei gol di De Ligt e Ziyech per i lancieri nel primo tempo e di Lucas Moura (tripletta) per gli Spurs nella ripresa. Una gara pazzesca che sembrava chiusa dopo 45′ e che invece si è decisa nella seconda frazione con un gol decisivo al 95′.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Sarà Tottenham-Liverpool la finale di Champions di questa edizione 2018/2019 al termine di una semifinale con l'Ajax a dir poco pazzesca. Gli olandesi pensavano di aver già chiuso la contesa nel primo tempo ma invece nella ripresa gli inglesi sono stati favolosi in una gara dalle mille emozioni. Ad Amsterdam, il ritorno della semifinale, è terminato con il punteggio di 3-2 in favore della squadra di Pochettino. In gol prima De Ligt e Ziyech per i padroni di casa nei primi 45′ e poi nella ripresa Lucas Moura fa tripletta e regala un sogno agli Spurs. Un risultato, che dopo lo 0-1 dell’andata in favore dei lancieri, regala al Tottenham la possibilità di alzare la coppa sotto il cielo di Madrid il prossimo 1 giugno contro il Liverpool in una sfida fra due squadre che hanno dimostrato di poter stare alla grande sul tetto d'Europa dopo aver concluso due rimonte che rimarranno negli annali del calcio.

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Rispetto alla gara del New White Hart Lane il tecnico degli olandesi Ten Hag conferma praticamente la stessa squadra con Mazraoui (in ramadan come Ziyech) che vince il ballottaggio, l’unico, con Veltman. In attacco, complice il forfait all'ultimo minuto di Neres, Ten Hag inserisce Dolberg prima punta con Tadic e  Ziyech esterni e Van de Beek in appoggio. Dall’altra parte, Pochettino, senza Kane ancora indisponibile, ha recuperato Son nel 4-2-3-1 di partenza (simile ai padroni di casa) con Vertonghen rientrante dopo l’infortunio di una settimana fa.

Ten Heg sceglie Mazraoui. Neres va ko, dentro Dolberg

Il tecnico dell’Ajax Ten Hag, alla vigilia della gara, con la carica del suo pubblico presente in massa già agli allenamenti, ha schierato praticamente gli stessi 11 della gara d’andata a Londra. Unico dubbio, alla vigilia, era in difesa, precisamente nel ruolo di terzino destro, dove la questione ramadan aveva interessato soprattutto Mazraoui che alla fine è riuscito a spuntarla sul Veltman. Per il resto, gara da giocare con tutti i suoi giocatori migliori, i titolarissimi.

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Ma proprio prima dell'inizio della gara, un infortunio ha costretto il brasiliano Neres al forfait costringendo il tecnico olandese a inserire Dolberg come prima punta, con Tadic esterno alto. Nel mezzo, nel ruolo da trequartista, l’eroe di Torino e poi di Londra, Van de Beek, autentico trascinatore degli olandesi in queste decisive gare a eliminazione diretta. De Ligt e Blind con Tagliafico a sinistra, completano la difesa con Schone e De Jong a fare da scudo a centrocampo per evitare i filtranti in verticale della squadra di Pochettino sempre molto pericolosa in quella zona di campo.

Il Tottenham ritrova Son che è subito titolare

Non si scompone neanche Pochettino che tra gioie e dolori, è riuscito comunque a schierare un 11 niente male per provare l’impresa ad Amsterdam. Con l’uomo di maggiore spessore, Harry Kane, ancora out, è il recupero di Son a far tornare il sorriso al tecnico argentino che con il coreano nel 4-2-3-1 iniziale, nel ruolo di esterno alto, ha potuto creare maggiore imprevedibilità, con pochi punti di riferimento, alla manovra offensiva degli Spurs.

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A completare il reparto Alli con Eriksen e Lucas Moura a fare da ‘falso nueve’ con Llorente ancora una volta tenuto in panchina e pronto a subentrare a gara in corso. Per il resto l’altra notizia positiva per il Tottenham è stato il recupero di Vetonghen in difesa dopo la commozione cerebrale di una settimana fa che l’aveva costretto al forfait. Al suo fianco, nel pacchetto arretrato, Alderweireld, con Rose e Trippier sugli esterni. Sissoko e Wanyama a fare muro nel pacchetto arretrato.

L'Ajax pensava di averla già chiusa nel primo tempo

Non bastava il risultato, già di per sè positivo, dell'andata, all'Ajax, per essere sicura di un posto in finale per sfidare il Liverpool, ma serviva l'ennesima prova di forza, ad Amsterdam, per confermare di essere più forte anche del Tottenham dopo aver battuto ed eliminato Real Madrid e Juventus. Contro il Tottenham i primi 45′ confermano la grande voglia di questa squadra di raggiungere questo traguardo pazzesco, impronosticabile alla vigilia, chiudendo la prima frazione con il punteggio di 2-0. Prima De Ligt dopo 5′ e poi Ziyech 30′ dopo, hanno praticamente chiuso il discorso.

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Una gara giocata alla grande dalla squadra di Ten Hag che ha spinto soprattutto sulla fascia sinistra, quella occupata da Ziyech che ha messo al tappeto un Trippier sceso in campo in condizioni pessime. Il primo gol del giovane difensore olandese però è arrivato sugli sviluppi di un calcio d'angolo, di testa, superando in marcatura proprio il terzino inglese.

I tocchi di palla nel primo tempo, nonostante il punteggio, premiano il Tottenham (in blu) 393 contro i 324 dell'Ajax (in rosso)
I tocchi di palla nel primo tempo, nonostante il punteggio, premiano il Tottenham (in blu) 393 contro i 324 dell'Ajax (in rosso)

Il secondo, ad opera del nazionale marocchino, sfruttando un'altra indecisione del difensore, tramortito dai movimenti in orizzontale e i fraseggi sull'asse Ziyech-Van de Beek.

L'Ajax ha lasciato al Tottenham le fasce evitando che potessero pungere per vie verticali dove Lucas Moura poteva creare difficoltà in velocità, ma la diga eretta da Schone e De Jong ha completamente annullato questa possibilità rendendo vano ogni tentativo di pari degli Spurs.

Nel secondo tempo il Tottenham compie il miracolo!

Nella ripresa Pochettino allora non perde tempo, deve tentare il tutto per tutto per sperare in autentico miracolo. E così fuori Wanyama e dentro Llorente per dare maggiore peso e sostanza all'attacco. E i risultati cominciano a vedersi con Rose che si porta a ridosso delle punte. In questo modo la pressione degli Spurs aumenta e con Alli al 53′ ha l'occasione di accorciare le distanze, sfruttando un'indecisione di Tagliafico sorpreso alle spalle, ma il tiro dell'inglese viene parato in calcio d'angolo da uno straordinario Onana.

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E' solo il preludio al gol che arriva in contropiede al 54′ con un'iniziativa del solito Rose, fenomenale a lanciarsi in corsa lungo l'out sinistro, servire per vie verticali Alli che sposta palla sui piedi dell'accorrente Lucas Moura in velocità che insacca la rete del momentaneo 2-1. Ma non finisce qui, perchè il Tottenham ha ormai preso coraggio e allo scoccare del 59′ l'ennesima azione sugli esterni, questa volta partita da destra, ha portato Lucas Moura, ancora lui, a realizzare il 2-2 sfruttando un flipper in area di rigore che ha riaperto la gara.

La pressione inglese, con Llorente come punto di riferimento in attacco, ha sorpreso Ten Hag, concentrato a badare agli esterni nella prima frazione. Il compito di Rose di accompagnare l'azione offensiva poi, ha complicato ulteriormente le cose per i lancieri e così meglio chiudersi inserendo Sinkgraven, un difensore, per Dolberg. Ma in questa gara non c'è un secondo di pausa e l'Ajax fa sentire la sua presenza con un palo al 78′ di Ziyech che poteva chiudere i giochi, ma invece c'è da soffrire.

La pressione Spurs è incessante e Sissoko e Llorente (decisivo) per vie centrali, sono una spina nel fianco per la squadra di Ten Hag con movimenti ad elastico che mandano in tilt l'Ajax. All'80' gli Spurs provano il tutto per tutto, dentro anche Lamela per Trippier. Nei 5′ di recupero l'assedio degli Spurs non si placa e Ten Hag deve inserire anche Magallan, un altro difensore, per frenare gli inglesi che continuano a premere e che alla fine vengono premiati al 95′, all'ultimo respiro, dal solito Lucas Moura che fa tripletta e regala, tra le lacrime di felicità di Pochettino e quelle di disperazione dei giocatori dell'Ajax, la finale di Madrid contro il Liverpool in un autentico derby inglese.

Il tabellino della gara

I primi 11 schierati in campo dai due allenatori (SofaScore)
I primi 11 schierati in campo dai due allenatori (SofaScore)

AJAX (4-2-3-1): Onana; Mazraoui, De Ligt, Blind, Tagliafico; Schone (60′ Veltman), De Jong; Ziyech, Van de Beek (89′ Magallan), Tadic; Dolberg (66′ Sinkgraven). A disp. Varela, Veltman, Magallan, Sinkgraven, De Wit, Huntelaar, Lassina Traore. All. Ten Hag.

TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris, Trippier (80′ Lamela), Alderweireld, Vertonghen, Rose (83′ Ben Davies); Sissoko, Wanyama (46′ Llorente); Son, Alli, Eriksen; Lucas Moura. A disp. Gazzaniga, Foyth, Davies, Dier, Skipp, Lamela, Llorente. All. Pochettino

ARBITRO: Brych (Germania).

RETI: 5′ pt De Ligt (A), 35′ pt Ziyech (A); 10′ st Lucas T), 14′ st Lucas (T), 51′ st Lucas (T).

Ammoniti: Dolberg, Ziyech, Onana, Sissoko e Rose.

Angoli: 6-9.

Recupero: 2′ pt, 5′ st.

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