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Quando Ronaldinho venne scartato dal Real Madrid: “Troppo brutto”

Un’indiscrezione che arriva a distanza di due lustri. Il brasiliano che poi esplose con la maglia dei rivali del Barça non venne ingaggiato perché per alcuni massimi dirigenti blancos era “talmente brutto da non poter essere accostato al marchio della società”
A cura di Alessio Pediglieri
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Correva l'anno 2003 e Ronaldo de Assis Moreira, per tutti semplicemente Ronaldinho, passò dal Paris Saint Germain al Barcellona per 30 milioni di euro e una trattativa che sembrò spesso troppo articolata per arrivare a buon fine. In tutto questo, però – a distanza di 10 anni – oggi si è scoperto che c'era anche il Real Madrid a trattare la stella brasiliana in netta ascesa internazionale. Poi i Blancos si defilarono lasciando Ronaldinho agli acerrimi rivali catalani dove vestì l'azulgrana per 5 stagioni dove vinse due Liga, due Supercoppa di Spagna e una Champions League. Un'avventura che ancor oggi fa sentire il brasiliano un ‘barcellonista' convinto.

L'approdo al Barcellona nel 2003 – Più che il retroscena di mercato che racconta di un Ronaldinho vicinissimo al Real Madrid in quell'estate in cui lasciò Parigi, a far sorridere e sorprendere sono le reali motivazioni per cui l'asso brasiliano non sbarcò nella capitale spagnola. Fu considerato troppo brutto per poter vestire la maglia dei Blancos tanto che all'interno della dirigenza madridista si accese un dibattito attorno a Florentino Perez perché molti dirigenti osteggiarono di poter trarre beneficio nel diffondere il volto del giocatore accostato al marchio di uno dei club più famosi e vincenti al mondo. Un motivo davvero futile ma bastò al Barça di ingaggiare il brasiliano che fu spesso determinante nelle sfide proprio contro i Blancos di Madrid.

Il Real virò su Beckham, testimonial migliore – Un socio di Florentino Perez ,braccio destro al Real Madrid , ha raccontato in questi giorni a "El Pais" che non aveva senso acquistare Ronaldinho perché era "così brutto che lui avrebbe potuto affondare il marchio del club". In quell'anno, il Madrid si mosse diversamente, puntando tutto su un altro giocatore, David Beckham di certo un testimonial migliore e che si affiancava meglio allo ‘stile' della società e proprio sull'inglese, nei mercati asiatici, la Casa Blanca diffuse l'immagine ‘pulita e di bel ragazzo'che stavano coltivando da tempo ottenendo un incremento considerevole nella vendita delle magliette.

Un fenomeno internazionale – A dire il vero, il Barcellona aveva da sempre combattuto per cercare di portare in Catalogna Ronaldinho. Già quando il brasiliano era arrivato in Europa sbarcando a Parigi e poi fece l'affondo decisivo quando nel 2003 il Manchester United provò a portare il brasiliano in Premier. Dopo l'avventura azulgrana Ronaldinho sbarcò anche in Italia con la maglia del Milan, ultimo club europeo prima del ritorno in Sudamerica: Flamengo, Atletico Mineiro, Queretaro e Fluminense (dove gioca ancora) le sue ultime maglie. Anche se si parla di nuove avventure internazionali.

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