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Quando riprende la Serie A? Allenamenti a metà aprile, in campo il 2 maggio

L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha obbligato il calcio a fermarsi almeno fino al prossimo 3 aprile. Poi, in base alle indicazioni dei medici si deciderà se si potrà ritornare a giocare. In caso affermativo c’è già un piano: a metà aprile gli allenamenti e di nuovo in campo a partire dal prossimo 2 maggio.
A cura di Alessio Pediglieri
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C'è già un piano di ripartenza generale. Mentre la Serie A sta ancora contando i casi di positività da Coronavirus (attualmente i giocatori accertati sono saliti a nove), si sta programmando la ripartenza del campionato per poter finire regolarmente la stagione. Si prospetta un riavvio per l'inizio di maggio, fra un paio di mesi quando, si spera, l'emergenza sanitaria sarà terminata e si potrà riprendere la vita di tutti i giorni.

Non c'è certezza, ovviamente, non c'è alcuna indicazione al momento perché l'attenzione e le forze sono rivolte altrove, laddove c'è concreto bisogno di intervento, di prevenzione e di ricerca. Ma l'idea di fondo che sta crescendo è che fra qualche settimana, forse già da metà aprile, le squadre potranno riprendere ad allenarsi e così poter scendere in campo a maggio. Dopotutto, tutte le leghe internazionali hanno ribadito la volontà di concludere la stagione, a costo di far slittare Euro2020 nel 2021 e soprattutto riducendo le coppe (nazionali e non).

Il piano: allenamenti a metà aprile, il via a inizio marzo

Indicazioni dirette a salvaguardare i campionati, tra cui la Serie A che si è interrotta dopo il recupero della 26a giornata di campionato che ha visto il ritorno in vetta da parte della Juventus, tallonata dalla Lazio, mentre l'Inter, terza, ha una gara da recuperare. Il calcio è fermo fino al prossimo 3 aprile, non ci si può allenare, non ci si può ritrovare nei centri, tutto fermo. Ma martedì è prevista anche una riunione con l'Uefa proprio per discutere di ripartenza, date, piani di programmazione e i club chiederanno di ritornare subito ad allenarsi non appena vi saranno le condizioni sanitarie.

Evitare il ‘pasticcio' a 22 squadre

L'intento di riprendere è duplice. Da un lato, si salvaguardia la regolarità dell'attuale stagione – non ultimi i contratti pubblicitari con sponsor e i diritti televisivi ceduti per svariati milioni di euro – dall'altro, si eviterebbe il pasticcio di una Serie A a 22 squadre, senza retrocessioni e con nuove promozioni dalla serie B.

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