Quando Maurizio Sarri allenava in C CR7 faceva il pieno di Champions e Palloni d’Oro
Manca solo l’ufficialità e Maurizio Sarri potrà diventare finalmente il nuovo allenatore della Juventus. Le voci che vedono l’ex Napoli e Chelsea vicino alla panchina bianconera prendono sempre più quota. La sua voglia di ritornare in Italia e le frasi enigmatiche di Paratici sull’argomento, senza considerare la presenza di Agnelli a Baku in occasione della finale di Europa League tra il suo Chelsea e l’Arsenal (vinta dai Blues) lascia davvero pochi dubbi. E allora tutti ora si chiedono come sarà la prossima Juventus targata Sarri? Come il Napoli di due anni fa? O come il Chelsea di quest’anno, bello ma anche cinico e vincente?
Tutte domande al quale, eventualmente, il tecnico darà una risposta nel momento opportuno, ma per ora, c’è solo da attendere che sia realmente lui il prossimo allenatore bianconero salvo clamorosi scenari diversi. A Napoli, nel suo gioco, si è sempre sentita la mancanza di un vero campione capace di trascinare la squadra anche in un momento buio con un suo colpo. Ci riuscì Higuain qualche anno fa, ma senza centrare trofei. Ci è riuscito con Hazard, vincendo col Chelsea l’Europa League. Ora, potrebbe avere in rosa Cristiano Ronaldo. E allora ripercorriamo in parallelo i due percorsi: cosa faceva Sarri quando CR7 vinceva trofei senza freni?
Nel 2002 CR7 alza il suo primo trofeo e Sarri va in C2
Cominciamo subito col botto perchè nell’incredibile carriera di Cristiano Ronaldo il suo primo trofeo l’ha vinto a casa sua, quando nel 2002 militava in Liga Nos (il massimo campionato portoghese) tra le fila dello Sporting Lisbona. Alzò infatti al cielo una Supercoppa portoghese, il primo grande trofeo di una bacheca che da lì a poco si sarebbe riempita di altri importanti premi ancor più prestigiosi di questo.
Nel frattempo in Italia, il Sansovino decise di puntare forte su un certo Maurizio Sarri per provare il salto in Serie D. In tre anni, Sarri non solo portò il Sansovino in quarta serie, ma gli regalò addirittura una clamorosa promozione in C2, impensabile solo tre anni prima quando il tecnico prese la squadra dal campionato d’Eccellenza toscano. Un percorso non equo ma neanche così distante tra due grandi futuri protagonisti del nostro calcio.
Dal 2002 al 2010 è un tripudio di trofei e successi
Da quel momento in poi nascono in parallelo due stelle: una in campo e l’altra sulla panchina. Già, perchè nel frattempo CR7 s’è trasferito al Manchester United di Ferguson, vincendo subito nel 2004 una Coppa d’Inghilterra, poi successivamente tre campionati inglesi (dal 2006/07 al 2008/2009). Fino al 2009 (ultimo anno ai Red Devils) Ronaldo vincerà ancora una Coppa d’Inghilterra, due Coppe di Lega inglesi, due Supercoppe inglesi partecipando al suo primo Mondiale nel 2006 e nel 2010 e gli Europei del 2004 (persi in finale contro la Grecia) e del 2008.
Ma ancor più incredibile, fu la vittoria nel 2008 della Champions League (oltre al Mondiale per club) e del suo primo Pallone d’Oro contemporaneamente al premio FIFA World Player of the Year. Cosa faceva Sarri? Sicuramente fino al 2010 anche lui lo avrà ammirato in tv, mentre si dilettava a scalare le vette del calcio. Guidò in C2 la Sangiovannese fino al 2005 prima dell’esperienza di Pescara, la prima in B nella stagione 2005/2006 con annessa salvezza anticipata.
Nel 2007 prende il posto di Conte (proprio come accaduto al Chelsea) sulla panchina dell’Arezzo prima delle esperienze brevi di Avellino, Verona e Perugia con pochissimi successi ottenuti sul campo. Il 2010 lo terminò sulla panchina del Grosseto.
Dal 2010 al 2015 un vero e proprio exploit per entrambi
Nel 2009 Cristiano Ronaldo passò al Real Madrid, club in cui militerà fino al 2018. Un tripudio di successi in Spagna per lui, di squadra e personali. Due campionati spagnoli vinti nel 2011/2012 e nel 2016/2017, nel pieno dell’era Guardiola al Barcellona spettacolo. Ma le soddisfazioni arrivarono con due Coppa del Re, due Supercoppe Spagnole, due Champions nel 2013/2014 e nel 2015/2016 con conseguenti vittorie anche del Mondiale per Club e i due Palloni d’Oro nel 2013 e nel 2016.
UEFA Men’s Player of the Year nel 2014 e 2016 e FIFA Best Men’s player nel 2016 e 2017. La vittoria della Supercoppa Europea nel 2014 e la partecipazione al Mondiale del 2014 e all’Europeo 2012. Nel frattempo Sarri aveva condotto l’Alessandria, nel 2010, al terzo posto dell’allora Prima Divisione di Lega Pro, giocandosi, ma perdendo, i playoff per andare in B. Ma da lì in poi per lui si aprirono spiragli fenomenali. Prima una breve esperienza al Sorrento in Prima Divisione durata pochi mesi (da agosto a dicembre 2011) e poi l’arrivo in Serie B, all’Empoli.
La prima stagione (2012/2013) si concluse con il quarto posto (perse i playoff). Erano però solo le prove generali per l’anno successivo culminato con il secondo posto in classifica che voleva dire Serie A. E nel 2014/2015, la prima stagione assoluta nel massimo campionato italiano terminata al 15esimo posto.
Dal 2015 ad oggi sono cambiate tante cose
Da questo momento in poi inizia una nuova carriera per entrambi. Cristiano Ronaldo, che nel frattempo aveva vinto gli Europei di Francia 2016 con il suo Portogallo contro i padroni di casa, faceva il pieno di tanti altri trofei con il Real Madrid, come le due Champions nel 2016/2017 e nel 2017/2018 con annessa vittoria della Supercoppa Europea nel 2017 e due Mondiali per Club e gli altri due Palloni d’Oro nel 2016 e nel 2017.
Poi il clamoroso trasferimento alla Juventus nel 2018 che l'ha portato a vincere la Supercoppa Italiana e il campionato. Ma se di CR7 da vincere ormai c’è davvero ben poco se non il Mondiale, per Sarri era l’inizio della svolta. Fu chiamato dal Napoli che ha allenato dal 2015/2016 al 2017/2018 conquistando un secondo posto nella prima stagione, poi la terza posizione e successivamente sempre un secondo posto a un passo dalla Juventus primatista.
Prima del passaggio al Chelsea di quest’annata, culminato con il terzo posto in Premier (che vuol dire accesso alla prossima Champions) e la vittoria soprattutto dell’Europa League nella finale contro l’Arsenal. Oggi, tra qualche giorno, il cammino di Cristiano Ronaldo e Sarri, potrebbe incrociarsi e scrivere nuove pagine di successi in maglia bianconera.