Quando la “fedeltà” non esiste. Ecco chi ha cambiato più squadre in carriera
Motivi economici, familiari, di ambiente o semplicemente il gusto di voltare pagina e fare nuove esperienze altrove. E’ questo a volte che spinge i tanti calciatori a cambiare spesso casacca anche a distanza di un anno. Il calcio italiano e, quello dei maggiori campionati europei, spesso ci mostra storie di calciatori spinti dalla voglia di emergere, rinascere o riscattarsi. Questi alcuni esempi di questi “nomadi” del calcio.
Il bomber che si affermò sullo stretto
Nicola Amoruso non è mai andato troppo per il sottile con il cambio di maglie. Tante squadre nella carriera dell’ex Reggina che nel corso della sua lunghissima carriera è approdato in ben 13 club. Prima la Sampdoria, poi Padova e la sua grande occasione fra le fila della Juventus prima di approdare in Umbria al Perugia. Prestazioni, numeri, gol e giocate che hanno convinto il Napoli ad acquistarlo e portare “Super Nic” all’ombra del Vesuvio. Nella parte centrale della sua carriera però, decise di vivere l’esperienza, non fortunata, con il Como, poi Modena, Messina e soprattutto Reggina dove sarà protagonista assoluto con la maglia amaranto. Prima di chiudere con il calcio però ritorna a Torino,sponda granata, prima di Siena, Parma e in ultimo l’Atalanta.
“Luca Toni tu sei per me il numero uno”
Luca Toni è il calciatore che ha cambiato più maglie negli anni di attività nei maggiori campionati europei. Il giocatore nato a Pavullo nel Frignano ha vestito le maglie di 15 squadre differenti. Una carriera cominciata a Modena per poi attraversare l’Italia tra Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, Vicenza, Treviso, Brescia e Palermo. Dalla Sicilia alla maglia viola della Fiorentina dove segnerà 47 gol in 67 presente e ben 31 in una sola stagione. Campione del mondo nel 2006 si trasferì in Germania, per indossare la maglia del Bayern Monaco. Successivamente Roma, Genoa e poi Juventus. Dal bianconero però ritorna alla Viola senza trovare successo e trovò la sua fortuna al Verona dove concluse la carriera lo scorso anno.
Il fantasista che prova ancora a far divertire in Italia
Alessandro Diamanti passò dal Prato all’Empoli, al Fucecchio e alla Florentia Viola (La “Fiorentina” di Cecchi Gori). Sempre in Italia Diamanti giocò ancora per l’Albinoleffe e poi per il Livorno, in cui, da trequartista, passerà in Inghilterra, al West Ham. Tornato dalla Gran Bretagna, “Alino” indossò le maglie di Brescia, Bologna e Fiorentina con una breve parentesi cinese al Guangzhou Evergrande e al Watford. Non molta fortuna però per il “ricciolino” terribile toscano che lo scorso anno si trasferì all’Atalanta prima di accettare una nuova sfida quest’anno nel Palermo di Zamparini.
Borriello, Belen, belle donne ma anche grandi squadre
Noto per le sue prestazioni fuori dal campo di gioco, l’attaccante napoletano, oltre a cambiare spesso diverse partner nella sua vita privata, ha un notevole primato anche per quanto concerne il cambio di maglie. Dopo un inizio di carriera cominciato con Triestina e Treviso, Marco Borriello, fu girato dal Milan, squadra in cui era cresciuto nelle giovanili ed in cui ritornerà a giocare in Serie A, all’Empoli, poi Reggina e Sampdoria.
Una buona mezza stagione al Genoa, poi Roma e Juventus prima di cercare fortuna al West Ham. Di ritorno dalla Premier, tornò in Italia al Carpi con cui segnò 4 gol in mezza stagione per poi andare, lo scorso anno a Bergamo, all’Atalanta. Oggi è il bomber del Cagliari di Massimo Rastelli.